Poggio Civitella torna finalmente a rivedere la luce. La gestione del parco archeologico, che ospita l’unica fortezza etrusca al mondo completamente scavata e restaurata, viene integrata a quella già attiva del Museo Archeologico di Montalcino e affidata temporaneamente alla Proloco di Montalcino. È quanto emerge dall’accordo sottoscritto dal sindaco Silvio Franceschelli e Anna di Bene, Soprintendente per l’Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo. L’accordo scatta il 1 luglio e ha una durata massima di cinque anni (con disponibilità di entrambe le parti ad un successivo rinnovo). L’obiettivo è “garantire la gestione e la tutela dell’area archeologica di Poggio Civitella assicurando un’adeguata manutenzione del verde e la vigilanza durante la fruizione pubblica collaborando alla gestione dell’area”. Il Comune si prende carico della manutenzione ordinaria e della pulizia e apre ad un “utilizzo di personale volontario, organizzato in associazioni regolarmente riconosciute o comunque iscritte in albi pubblici”.
Poggio Civitella, inaugurato nel 2008 dopo 15 anni di scavi, si trova nel bosco, immersa nella natura, e in cinque anni di abbandono ha ricevuto la visita di esseri umani ma anche di cinghiali, facendo scattare l’allarme e la preoccupazione di Luigi Donati, direttore degli scavi in qualità di docente di Etruscologia dell’Università di Firenze. Il Comune ha provveduto già da tempo a ricucire la rete e ripulire la vegetazione intorno al sito e ha realizzato un sistema di videosorveglianza interno per risolvere il problema. L’area sarà inoltre dotata di nuovi pannelli esplicativi e di estintori a presidio dei punti sensibili.
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