Si può prendere esempio dal Piemonte? Potrebbe essere un’idea. Andiamo con ordine. I siti piemontesi patrimonio Unesco, e in particolare i Sacri Monti, il paesaggio vitivinicolo delle Laghe-Roero e Monferrato, le Residenze Reali, ma anche i siti ad alto potenziale di attività, saranno oggetto di uno specifico intervento regionale di sostegno per valorizzare i beni culturali presenti sul territorio, con l’obiettivo di attrarre flussi turistici e supportare il rilancio della loro competitività. Si parla di oltre 4,2 milioni di euro, su proposta delle assessore alle attività produttive e alla cultura, la Giunta regionale ha avviato la misura legata all’utilizzo dei fondi europei del Por Fesr destinata ai siti piemontesi patrimonio dell’Umanità. Interventi di recupero, restauro, ristrutturazione e rifunzionalizzazione verranno sostenuti con sovvenzioni a fondo perduto nella misura massima dell’80 per cento dell’investimento complessivo. I beneficiari del provvedimento, con procedura a sportello, sono gli enti locali e i consorzi pubblici. L’obiettivo sarebbe quello di favorire lo sviluppo dei siti Unesco attraverso un sistema di valorizzazione culturale e turistica che metta insieme attori pubblici e privati. Un’idea che sarebbe perlomeno “stuzzicante” anche per la nostra Valdorcia, anch’essa patrimonio Unesco, e che potrebbe contribuire al restauro di facciate e altro ancora. E chissà se la Regione Toscana non possa seguire la strada tracciata del Piemonte.
dati a cura di 3BMeteo
6 aprile 2025 12:45