Il Consiglio Comunale di Montalcino ha accettato l’osservazione del Municipio di San Giovanni d’Asso in merito alla proposta di fusione dei Comuni di Asciano e Rapolano Terme, che andrebbero a formare un’unica amministrazione sotto il nome “Crete Senesi”. Il sindaco Silvio Franceschelli si farà promotore a livello regionale per impedire un caso che creerebbe un pericoloso precedente. Asciano e Rapolano si approprierebbero di un brand collettivo, patrimonio anche di altri Comuni (tra cui Montalcino). “È come se San Quirico e Pienza decidessero di istituire il Comune della Val d’Orcia”, ha spiegato con un’efficace similitudine il vicepresidente del Consiglio Comunale Angelo Cosseddu. Stando ai rumors, la Regione Toscana sarebbe propensa a rifiutare la nuova denominazione e anche le amministrazioni direttamente interessate sarebbero pronte a frenare su un’idea che è nata da un comitato spontaneo. A prevalere, insomma, sarà il buonsenso. Il referendum quasi certamente si farà, ma con una denominazione più logica e sensata.
Nel frattempo arriva un’altra buona notizia per San Giovanni d’Asso. Il Consiglio Comunale di Montalcino ha approvato, all’unanimità, la conversione da area artigianale e industriale a turistico-ricettiva di Ampella, sulla strada che da San Giovanni porta a Montisi. Una zona occupata per metà da una fabbrica di terrecotte chiusa nel dicembre 2016 e per l’altra metà da una proprietà in abbandono da oltre 50 anni. “Non vogliamo che Ampella faccia la fine delle fabbriche di Torrenieri e Pienza - spiega Cosseddu - un acquirente è intenzionato a crearvi un resort. Penso sia un’ottima opportunità di rinascita per San Giovanni d’Asso. Si parla di una struttura extralusso a cinque stelle, con 120 camere, che creerebbe indotto e posti di lavoro e potrebbe sfruttare le acque termali di Bagnacci. Montalcino ha già due strutture del genere, Velona e Castiglion del Bosco, ma si trovano dalla parte opposta del Comune. Qui siamo vicini all’Autostrada del Sole, un’opportunità in più per il turismo”.