47 vignaioli artigiani provenienti da tutta Europa (Francia, Georgia, Germania, Slovenia, Spagna, Portogallo, Italia), chiamati a raccolta in una delle capitali del vino. Sale l’attesa per la prima edizione di “Tutto in un sorso” (Montalcino, 3 e 4 giugno), un’ideata di Marco Arturi e Francesca Padovani in collaborazione con Ocra, che ha aperto il Complesso di Sant’Agostino a vigneron provenienti dalle varie regioni europee: da Dettori a Gravner, da Radikon a Occhipinti, da Morganti a Canonica (con un Barolo che riuscì a meravigliare Luigi Veronelli), fino a Francesco Carfagna, viticoltore al quale si deve la valorizzazione di un territorio come quello dell’isola del Giglio. Il pubblico, ad un prezzo modico (15 euro), potrà assaggiare vini provenienti da zone blasonate come Champagne, Borgogna e Mosella e espressioni di territori come la Loira, il Rodano, il sudovest della Francia, la Georgia, il Carso e il Collio sloveni e il Litorale di Beira in Portogallo.
“Ci tenevamo tantissimo a creare un’occasione di divertimento, di festa e di apertura di scambio - spiega alla Montalcinonews il giornalista e divulgatore Marco Arturi - credo sia un’idea innovativa per Montalcino e la Toscana. I produttori presenti, per metà dall’estero, sono espressione del loro territorio, con aziende di piccole dimensioni. La media, per rendere l’idea, è una produzione dalle 4.000 alle 10.000 bottiglie”.
Non mancheranno i vini di casa, a cui sarà riservata una sala. “Abbiamo registrando un forte interesse e una bella partecipazione da parte di Montalcino”, continua Arturi. Sono 15 al momento le cantine del territorio che hanno aderito all’iniziativa: Salicutti, Pian dell’Orino, Colleoni-Sante Marie, Gianni Brunelli, Fonterenza, Podere Le Ripi, Stella di Campalto, Casa Raia, Collemattoni, San Polino, Le Tracce, Piombaia, Cupano, Tiezzi, Le Ragnaie. Presenti anche produttori di salumi (Podere Paganico) e di formaggi (Fior di Montalcino, azienda locale che produce formaggi di capra e di pecora).
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