San Giovanni d’Asso si è riunito per la “Festa dello Scricchio”, il tradizionale appuntamento che torna ogni anno la prima domenica dopo Pasqua. L’evento prende il nome ad un’antica tradizione popolare secondo cui lo scricchiolio delle ante del reliquiario nella pieve di San Giovanni Battista fosse di buon auspicio per il raccolto annuale della campagna. La “Festa dello Scricchio”, o “Ottava di Pasqua”, è una festa che risale al 1600, quando la famiglia Pannilini restaurò la Chiesa di San Giovanni Battista e la arricchì di un armadio per contenere le numerose reliquie che erano state donate dal Cardinale Riccardo Petroni tre secoli prima. L’armadio, posto sopra l’altare maggiore, è decorato con quattro croci dell’ordine cavalleresco di Santo Stefano, ordine religioso-militare a cui apparteneva la famiglia Pannilini fin dal 1590. Ieri, quarta domenica di Quaresima, è stato estratto a sorte il reliquio del velo della Madonna portato poi in processione per le vie del Paese. Il reliquiario viene aperto solo una volta all’anno, il sabato precedente l’Ottava di Pasqua per poi essere richiuso la domenica. Alla chiusura delle ante dell’armadio, lo “stridio”, che può avvenire o no, ha dato il nome a questa festa molto amata dai cittadini di San Giovanni d’Asso, che ritenevano influisse sul buono o cattivo raccolto dell’annata. Lo “scricchio” era sempre di buon auspicio. E ieri tutto un paese è stato in festa, con i giovani che contribuiscono a tenere viva questa tradizione. Tanta gente ha partecipato al ricco Aperitivo del Contadino organizzato dai ragazzi del Mojito Fest: si è brindato nonostante lo “scricchio” non ci sia stato…