4.380 aziende espositrici (130 in più rispetto al 2017) provenienti da 36 paesi e 128.000 visitatori da 143 nazioni. Numeri significativi che certificano il bilancio dell’edizione n. 53 di Vinitaly, la manifestazione enoica più importante in Italia. I produttori di Montalcino sono stati protagonisti sin dalla prestigiosa anteprima di Vinitaly, Opera Wine, con nove etichette del nostro territorio rappresentate (a cui vanno aggiunti altri otto in veste di produttori) nella rosa dei 107 “Greatest Italian Producers”. Nei quattro giorni di Vinitaly, a Verona Fiere, ben 65 aziende hanno animato il grande padiglione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino mentre altre 71 sono state presenti con uno stand in proprio.
“Il Vinitaly è cresciuto in termini di qualità, con maggiore attenzione agli ingressi. Noi come Consorzio abbiamo lavorato bene fin dalla domenica, che normalmente non era un giorno top”. Così Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, ha commentato i quattro giorni di Vinitaly, dove numerosi visitatori, tra buyer e winelovers, hanno affollato gli spazi dedicati al Brunello. Tanta la curiosità manifestata per scoprire le nuove annate e le caratteristiche di un vino che continua ad avere un rapporto speciale con i consumatori. Il Brunello è il Brunello, aspetto sottolineato da più di una persona, un vino che ha una sua storia consolidata e un mercato ben definito. E che, allo stesso tempo, non ha paura di affrontare un mercato in evoluzione dove nuovi Paesi, soprattutto in Oriente, si stanno affacciando con poca timidezza. Tra le sfide del futuro c’è quella di continuare a comunicare un prodotto che va oltre il contenuto della bottiglia, ma anche tutta la filosofia che c’è dietro. A Vinitaly ci sono state anche alcune iniziative speciali che si sono trasformate in veri e propri eventi: Banfi ha svelato le novità di Sanguis Jovis e nella giornata di martedì ha omaggiato con una cerimonia toccante Rudy Buratti attraverso i suoi vini del cuore. Oppure la degustazione, in collaborazione con Doctor Wine, di sei etichette del nostro territorio e quella della Fondazione Italiana Sommelier negli spazi del Mipaaf con il Brunello di Montalcino de Il Poggione. Giorni di lavoro, ma anche di soddisfazione, per un Vinitaly 2018 che ha rispettato le aspettative.
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