La città questa mattina si è svegliata più vuota. E soprattutto più sola. Giuseppe Sanfilippo, “Pino” per tutti, ci ha lasciato. Difficile, anche per noi che facciamo questo mestiere, riuscire a trovare le parole. Faremo parlare il cuore, quel posto in cui Pino era entrato, sorridente e leggero come solo lui sapeva fare, in tutti quelli, ed erano veramente tanti, che lo conoscevano e gli hanno voluto bene.
Sanfilippo, prima di tutto, era un gran signore. Un uomo elegante, spontaneo e dalla grande cultura. Il suo amore per Montalcino è stato concreto, reale ma soprattutto sincero. Sempre disponibile con tutti, Pino aveva un grande pregio: riusciva a coniugare quelle buone maniere di una volta, oggi sempre più rare, con una visione e un’apertura mentale sempre al passo con i tempi. E questo grazie ai suoi numerosi interessi e ad una intelligenza sopraffina, di cui non si è mai fatto vanto. Perché a Pino piaceva fare gruppo, scherzare, affrontare la vita per quello che è: una meravigliosa avventura che va goduta fino in fondo.
Una lunga carriera con incarichi importanti in Mps, socialista (partecipò anche attivamente alla vita politica della città) e una grande passione per la fotografia e i video, Sanfilippo aveva sviluppato un talento poliedrico. Il suo telefono era un continuo squillare, Montalcino si affidava a lui per immortalare ogni momento speciale della vita del paese. E questo perché Pino riusciva a far parlare la sua anima in ogni foto e filmato che con cura certosina provvedeva a realizzare. Stare con lui era una festa: gli piaceva il bello, la sua semplicità sposava gusti di classe. Sempre elegante e distinto, con quelle scarpe brillanti e una collezione di sciarpe invidiabile. Pino amava le bollicine, adorava Parigi, città che visitava spesso ma che, quando si trattava di scegliere il ristorante…beh, lì esisteva solo l’Italia, “perché la pasta è la pasta”.
Pino è sempre stato con la Montalcinonews, sin dal primo giorno di vita della redazione, ormai sette anni fa. Noi, e ci sentiamo di parlare anche per i colleghi che ci hanno preceduto, eravamo i “suoi ragazzi”. Lui avanti con la telecamera, noi dietro con il microfono, o il “gelato” come lo chiamava, quasi a cercare la sua protezione. Perché con Pino ci sentivamo sempre al sicuro. Fare interviste può essere complicato se non sei nella giornata giusta. Ecco, bastava suonare il campanello di casa sua, vederlo uscire con la sua immancabile sigaretta “fina”, e il buonumore tornava in un baleno. Ci mancheranno la sua professionalità e le sue battute. Ci mancherà il suo rispetto per Montalcino, così forte ma allo stesso tempo silenzioso. Ci mancheranno le sue osservazioni che andavano sempre dritte al punto ma con una delicatezza che non perdeva mai l’equilibrio. Non vedremo più le sue mail che arrivavano prima di quanto stabilito perché Pino era fatto così: un meticoloso con un grande rispetto per il lavoro altrui.
Domani pomeriggio, alle ore 15.30, si terranno le esequie alla Madonna del Santissimo Soccorso. Pino mancherà a tutti. Ma continuerà ad essere qui, perché le sue fotografie e i suoi video parlano di lui e parlano di noi. Grazie Pino, noi vogliamo ricordarti così, con questo bell’omaggio alla città prodotto con le tue stesse mani: https://www.youtube.com/watch?v=GSiyGKIZrMI
Ciao amico mio,
abbiamo condiviso un periodo lavorativo abbastanza lungo. Prima quando eri, come me, “uno” dell”Ufficio del Personale, e dopo quando, meritatamente, passasti a dirigerlo.
Ma, a differenza di altri, sei sempre rimasto lo stesso Pino. E questo io l’ho apprezzato tantissimo.
Lavorare con te è stato divertente, anche quando mi facesti tornare dalle ferie in Sardegna!
Però anche quella volta mi dimostrasti quanto veramente eri un “Signore”, mettendomi a disposizione aereo e macchina con autista. Senza parlare di quel che successe un poì più tardi.
Ho avuto il piacere di salutarti un mesetto fa a Siena, sempre con il tuo sorriso, sempre cordiale e gentile, parlammo un po’ e mi presentasti tua moglie, alla quale mando un simbolico ma forte abbraccio.
Purtroppo oggi non posso venire a salutarti, ma ti assicuro che sarò vicino a te con il pensiero.
Ieri sera quando ho appreso la tremenda notizia non ci volevo credere e ho subito avvisato i colleghi e gli amici più vicini che avevamo in comune.
Hai lasciato in lacrime tante persone che, come me, ti stimavano tanto.
Ma da ieri, qualsiasi posto che ti abbia accolto, sarà sicuramente più allegro e te sorriderai sotto il tuo baffetto sornione.
Ciao amico mio, un abbraccio immenso.
Massimo
Grazie per la vicinanza e per il vivo ricordo di babbo. Maddalena