“La natura sta ancora soffrendo per tutto quello che è accaduto nel 2017, ma dopo la neve, il ghiaccio e ora la pioggia lo scenario sta cambiando. Sicuramente c’è ottimismo, da una settimana è aumentato il raccolto, i prezzi sono sempre molto alti perché il Marzuolo è molto ricercato e il prodotto è ottimo, di grande qualità”. Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai senesi, fa il punto della situazione alla vigilia della Festa del Tartufo Marzuolo (San Giovanni d’Asso, 18 e 25 marzo). A gennaio, quando è iniziata la raccolta, di Marzuolo non se ne vedeva l’ombra, per via degli effetti della siccità durata fino a ottobre inoltrato, che avevano fatto schizzare i prezzi del Tartufo Bianco alle stelle (6.000 euro al chilo). Poi sono arrivate le condizioni meteorologiche, una vera e propria manna dal cielo. “La neve è sempre benefica per la campagna, quando si scioglie penetra in profondità. Il ghiaccio invece ammorbidisce il terreno e il micelio diventa molto soffice”, spiega Valdambrini. Anche se il prezzo resta alto: da 450 a 550 euro al chilo, a seconda delle dimensioni (450 euro la pezzatura medio-piccola, 550 euro quella medio-grande). Una cifra due volte superiore alla media. La raccolta del Marzuolo chiuderà il 30 aprile, poi sarà la volta dello Scorzone e del Tartufo Bianco. A cui si guarda con cauto ottimismo. Dopo l’Annus Horribilis, il peggio sembra passato.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024