Montalcino scommette sull’orienteering con la speranza che possa diventare uno sport sempre più seguito in una città carente dal punto di vista delle strutture per l’attività motoria. La Libertas Montalcino si sta organizzando per cercare di mettere insieme una squadra di orienteering. Il motivo? Dal 2 al 4 novembre nel territorio comunale si disputeranno tre gare di questa disciplina sportiva, l’ultima in calendario si svolgerà proprio nella patria del Brunello e varrà per la classifica Mondiale. Il 2 novembre l’appuntamento sarà a San Giovanni d’Asso, il 3 novembre nel territorio di Castelnuovo dell’Abate e a Sant’Antimo. Ma cosa è l’orienteering? Ne abbiamo discusso con Claudio Cesarini della Libertas che sta fortemente promuovendo questa disciplina. “Parliamo di orientamento. Per le gare che saranno disputate da noi verranno distribuite delle mappe molto dettagliate, i concorrenti dovranno raggiungere dei punti prestabiliti segnalati da quelle che sono state denominate lanterne che altro non sono che stazioni di verifica. Non è una cosa semplice perché nessuno sa in anticipo dove deve andare e il luogo di svolgimento della gara. Qualche anno fa abbiamo ospitato una gara e gli spettatori vedevano i partecipanti correre e muoversi da una parte all’altra!”. Anche perché sono vietati strumentazioni elettroniche e Gps vari, solo bussola e altimetro possono essere utilizzati. Vince chi impiega meno tempo a raggiungere le lanterne e quindi a completare il percorso. L’Orienteering è un’attività sportiva-formativa che si svolge soprattutto nei boschi, ma, negli ultimi anni, ha preso il largo anche nei centri storici e nei parchi urbani. E non a caso le gare dal 2 al 4 novembre si svolgeranno proprio nelle parti antiche dei paesi per allargarsi poi nelle zone subito fuori dalle mura. Si tratta di uno sport che non conosce età, altro motivo per cui è in grande crescita.
La manifestazione sarà organizzata da Ikp Prato insieme all’Atletica Libertas Valdelsa e la Libertas Montalcino che già sta lavorando per l’affiliazione alla Federazione Italiana Sport Orienteering. Ma quanta gente arriverà nei tre giorni di gare a novembre? “Crediamo che soltanto per la tappa di Montalcino si possano superare le mille iscrizioni - continua Cesarini - con una rappresentanza di una ventina di nazionalità. In Nord Europa l’orienteering è molto diffuso e praticato. E poi ci sono le gare a San Giovanni d’Asso e Castelnuovo dell’Abate - Sant’Antimo su cui abbiamo puntato per valorizzare l’intero territorio comunale. Anche se per Sant’Antimo tanti stranieri ci hanno chiesto di gareggiare là perché il suo fascino in notturna è inimitabile”.
Numeri niente male, in un periodo, novembre, dove il turismo ha già dato il meglio di sè. Montalcino non ha molti impianti sportivi ma zone verdi e boschive sì: ecco perché l’orienteering va incitato, promosso e seguito. E non è escluso che presto possa fare conoscenza con il mondo della scuola.