Oltre 4.000 cittadini del Comune di Montalcino si recheranno alle urne domenica 4 marzo, giorno delle votazioni per il rinnovo del Parlamento italiano. 4.271 (2.071 maschi e 2.200 femmine), avendo compiuto 18 anni, potranno votare i rappresentanti della Camera dei Deputati, mentre i 4.011 che hanno compiuto 25 anni (1.934 maschi e 2.077 femmine) avranno diritto ad eleggere i rappresentanti del Senato della Repubblica. Quasi la metà degli elettori è nel capoluogo: 1.945 i cittadini che affluiranno nei tre seggi di Montalcino. 1.086 gli elettori dei due seggi di Torrenieri, 350 nel seggio di San Giovanni d’Asso, 323 in quello di Sant’Angelo in Colle, 277 a Montisi, 182 a Castelnuovo dell’Abate e 108 a Camigliano, dove saranno le ultime elezioni prima della soppressione del seggio (leggi qui). Con i 178 voti dall’estero (tutti iscritti all’Aire, esclusi pochi casi “temporanei”), si arriva alla cifra di 4.449 votanti. Chi ha smarrito, deteriorato o abbia subito il furto della tessera elettorale può richiedere un duplicato all’ufficio elettorale, che rimarrà aperto il 2 e il 3 marzo (ore 8.30-18) e il 4 marzo, per tutto il tempo in cui si potrà votare, cioè dalle ore 7 alle ore 23. L’elettore che ha esaurito gli spazi di attestazione del voto potrà richiedere una nuova tessera elettorale esibendo la tessera esaurita.
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La nuova legge, ribattezzata “Rosatellum” dal nome del suo ideatore, Ettore Rosato, prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il sistema maggioritario, in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: quello che ottiene più voti. Con il sistema proporzionale, a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali.
La scheda elettorale - Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale con il suo nome scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Ogni lista o coalizione di liste è collegata a un solo candidato.
Ciascuna scheda, in un rettangolo, ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione.
Come si vota - L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista.
No al voto disgiunto - Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. È vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
I seggi assegnati - Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.
Chi può votare - Per l’elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni; per l’elezione del Senato possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa. Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla.
La novità della scheda antifrode - Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. È il presidente che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.
Tutorial Elezioni Politiche 2018