Una delegazione di agricoltori di Coldiretti Siena, insieme al direttore Simone Solfanelli, è stata ricevuta ieri pomeriggio al palazzo del Governo dal prefetto Armando Gradone. Il motivo dell’incontro è da ricondursi alla preoccupazione per la gestione degli animali selvatici - ungulati e lupi, in particolare - sul territorio senese, un problema, come sappiamo, ben noto anche a Montalcino.
“Il prefetto Armando Gradone, che solo pochi mesi fa aveva affrontato la questione dei predatori insieme a Coldiretti, si è reso disponibile a proseguire il monitoraggio della situazione con cura e in modo sistematico, su Siena e provincia - ha commentato il direttore Simone Solfanelli - . Abbiamo consegnato a Gradone un documento con proposte concrete per la soluzione del problema. Perché l’invasione degli animali selvatici provoca innanzitutto uno squilibrio dell’ecosistema anche guardando all’assetto idrogeologico oltre che produttivo, i numeri stanno diventando insostenibili nella nostra provincia per allevatori cerealicoltori: da una parte predatori come lupi e ibridi, dall’altra gli ungulati. La consistenza della piccola selvaggina si è ridotta. E adesso si profila anche il pericolo di possibili epidemie, visto che il numero di selvatici ha superato i livelli di sostenibilità del territorio. Le imprese sono costrette a realizzare nuovi e importanti investimenti per recinzioni e altri sistemi di difesa i cui costi di manutenzione e ammortamento gravano pesantemente sulla gestione. L’aumento dei costi di produzione, a fronte di prezzi dei prodotti agricoli stabili in alcuni casi, ma spesso in marcato calo, fanno venire a mancare le condizioni minime necessarie per fare impresa” .