“I migliori 2013 hanno un notevole potenziale di invecchiamento, come non ho visto da anni. Sono sorprendenti, con una radiosità che è mancata in molti dei Brunelli più muscolosi, più accessibili e più alcolici a cui ci siamo abituati nelle ultime annate. Il 2013 richiederà pazienza per raggiungere il suo massimo potenziale”. Kerin O’Keefe, italian editor di “Wine Enthusiast”, ha pubblicato sul prestigioso magazine americano la sua valutazione sulle annate di Brunello in uscita quest’anno, alla vigilia di Benvenuto Brunello (16-19 febbraio). Su 181 assaggi, 112 vini hanno ricevuto almeno 90 punti, 21 hanno ottenuto almeno 95 punti e uno, il Brunello di Montalcino de Le Chiuse, ha raggiunto il punteggio perfetto di 100/100. Massimo giudizio anche per i Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona e Conti Costanti.
“A differenza di anni estremamente caldi e secchi - spiega la giornalista statunitense - che sono diventati la norma a Montalcino dalla metà degli anni ’90 (ad eccezione di alcune annate, come 1998, 2002 e 2005), il 2013 è stato un tuffo nel passato: un anno fresco, con abbondanti piogge in primavera e la prima parte dell’estate. La gestione dei vigneti per mantenere l’uva priva di malattie si è dimostrata fondamentale. L’annata è stata praticamente decisa a settembre e nella prima metà di ottobre: mentre le temperature più fredde hanno prevalso, le uve hanno beneficiato di ampi raggi di sole e di condizioni ariose. I viticultori (…) hanno potuto godere del clima mite e soleggiato, e hanno prodotto vini fragranti di medio corpo, carichi di finezza. I migliori sono impeccabilmente equilibrati, con acidità vibrante e tannini fermi ma nobili. Nel complesso, anche i livelli di alcol nel 2013 hanno mostrato un ritorno al passato, con molti vini che dichiarano 13,5% e 14% sulle etichette, in netto contrasto con il 14,5% e il 15% che sono diventati sempre più comuni dall’inizio degli anni 2000”.
Nel complesso, commenta O’Keefe, l’annata è superba, “ma ci sono stati alcuni Brunello al di sotto delle aspettative. Mentre alcuni viticultori evidentemente raccoglievano prima che le uve fossero completamente mature e producevano vini magri che mostravano aromi ancora acerbi, altri apparentemente lasciavano le uve sulla vite troppo a lungo e producevano vini con sensazioni di frutta cotta e con alcol evidente. Sebbene ce ne fossero meno che negli anni precedenti, ero più che sorpresa di vedere un numero di vini con 15% di alcol; oltretutto nel 2013 l’alcol era più spesso evidente rispetto agli altri anni”.
“Date le estreme differenze tra le varie sottozone e le notevoli diversità di altitudine delle vigne - conclude la corrispondente di “Wine Enthusiast” - è quasi impossibile giudicare le annate per l’intera denominazione. L’esperienza e gli stili di vinificazione dei produttori, insieme alla localizzazione dei loro vigneti, giocano un ruolo sempre più importante in ogni nuova annata, in modo particolare a Montalcino rispetto ad altre zone di produzione più uniformi.
Focus: la top 10 dei Brunello di Montalcino 2013 secondo Kerin O’Keefe
1- Le Chiuse (Frederick Wildman & Sons); $79, 100 punti, Cellar Selection
2 - Altesino Montosoli; $125, 99 punti, Cellar Selection
3 - Baricci; $57, 97 punti, Cellar Selection
3 - Conti Costanti; $95, 97 punti, Cellar Selection
3 - Salvioni; $208, 97 punti, Cellar Selection
6 - Pieve Santa Restituta Sugarille; $220, 96 punti, Cellar Selection
6 - San Polo; $80, 96 punti, Cellar Selection
6 - Salicutti Piaggione; $82, 96 punti
6 - Castelgiocondo; $79, 96 punti
6 - L’Aietta; $145, 96 punti, Cellar Selection
Focus: la top 5 dei Brunello di Montalcino Riserva 2012 secondo Kerin O’Keefe
1 - Ciacci Piccolomini d’Aragona Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva; $140, 100 punti, Cellar Selection
1 - Conti Costanti Riserva; $190, 100 punti, Cellar Selection
3 - Padelletti Riserva; $85, 96 punti, Cellar Selection
3 - Le Gode Riserva; $110.00, 96 punti
3 - Gianni Brunelli Riserva; $120, 96 punti