“È un esperimento introdotto per vivacizzare ancora di più la manifestazione, concentrato su tutte le denominazioni, dal Brunello al Rosso fino al Moscadello, e le eccellenze del territorio come la new entry, il tartufo”. Così Patrizione Cencioni, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, spiega la novità dell’edizione 2018 di Benvenuto Brunello, i quattro seminari di approfondimento (18-19 febbraio) condotti dal sommelier Luca Martini. Quattro incontri dove i vini saranno abbinati a piccoli piatti realizzati con ingredienti del territorio. Dalla battuta cruda da assaggiare col tartufo al panettone con le albicocche, che richiamano uno dei profumi caratteristici del Moscadello, fino ai piatti forse più delicati, quelli da abbinare ai due vini in competizione tra di loro, il Brunello e il Rosso di Montalcino: lo Chef Roberto Rossi (ristorante Il Silene), che curerà anche la Cena di Gala del venerdì sera, illustra tutti i piatti che proporrà durante i seminari.
Si comincia domenica 18 febbraio, alle ore 11, con l’incontro emozionante tra Brunello e tartufo. In abbinamento battuta cruda al coltello con tartufo di San Giovanni d’Asso, tortelli al pecorino stagionato e tartufo di San Giovanni d’Asso. “Brunello e tartufo non è un abbinamento che viene naturale - spiega Rossi - ma se il tartufo viene cucinato e lavorato bene, può dare grandi soddisfazioni al palato. Ho creato questo piatto per andare sul sicuro e per dimostrare come il Sangiovese possa andar bene anche con la carne cruda. Non c’è nessuna intenzione di fare un confronto con la cucina piemontese. Il dualismo Piemonte-Toscana viene facile, ma ognuno ha le proprie caratteristiche. Vantano entrambi prodotti di altissima qualità”.
Lo stesso giorno, alle ore 14.30, spazio al divino e leggiadro Moscadello, il più antico dei moderni. “Il menù – continua lo Chef – offre pathé al fegatino di faraona e insalatina di verdure e germogli, che si sposa perfettamente con un moscatello fermo. Preparerò poi un panettone a lunga lievitazione (54 ore), alle albicocche, che rimandano a uno dei profumi primari del Moscadello. Il panettone è senza chimica, col lievito madre, ha pochi ingredienti tra i quali spicca il burro, che è grasso. Ho voluto abbinarlo alle bollicine per pulire il palato”.
Lunedi 19 febbraio, alle ore 11, il terzo seminario dedicato a vino che non teme il tempo, il Rosso di Montalcino. In abbinamento due piatti toscanissimi, la pappa al pomodoro (con germogli di barbabietola fresca e basilico) e raviolini di piccione all’olio nuovo di Montalcino. “Il Rosso è un vino fresco, meno impegnativo – sottolinea Rossi – ho voluto dargli la stessa importanza del Brunello. Anche perché non si può bere tutti i giorni il Brunello!”.
Sempre lunedì l’ultimo seminario, alle ore 14.30, dove il Rosso si confronterà direttamente con il Brunello, in una degustazione alla cieca. “Qui si va su qualcosa di più osè – conclude Roberto Rossi – e ho preparato due piatti: uno spiedino di carne e verdura e una vellutata di zucca con uovo in camicia e tartufo, così si ritorna al concetto di tartufo e vino. La vellutata pulisce il palato e, come la patata, si può abbinare a tutto senza che crei imbarazzo. L’uovo invece si sposa perfettamente col vino”.
Possono accedere ai seminari solo le persone munite già del biglietto di Benvenuto Brunello (ticket disponibili al seguente link). Per prenotare i seminari o ricevere ulteriori informazioni, invia una email a info@consorziobrunellodimontalcino.it o chiama il numero 0577 848246.