Mentre, come dichiarato da Riccardo Illy in persona, si guarda a possibili acquisizioni in terra di Barolo, in Borgogna e forse in Champagne (magari con delle quote della storica Maison Taittinger, di cui il gruppo Illy cura la distribuzione in Italia), con la volontà esplicita di reinvestire nel vino il cash flow delle aziende controllate dal gruppo, Dammann (tè) e Domori (cioccolato), la griffe del Brunello di Montalcino Mastrojanni, fondata nel 1975, acquistata da Illy nel 2008 e cresciuta a piccoli passi, ne compie un altro nel suo territorio, secondo rumors WineNews, con la prima acquisizione del 2018 in uno dei territori più importanti del vino mondiale. Ovvero l’acquisto di una tenuta a due passi dalla millenaria Abbazia di Sant’Antimo, fondata dall’Imperatore Carlo Magno, e di 6 ettari di vigneto, di cui 3 a Rosso di Montalcino e 3 a Sant’Antimo, confinanti con parte dei vigneti già di proprietà del gruppo.
Una trattativa che, a WineNews, l’ad di Mastrojanni Andrea Machetti non smentisce, e ancora formalmente non conclusa, ma prossima a diventare realtà, e che porterà così a 40 gli ettari vitati di proprietà della cantina (17 dei quali a Brunello di Montalcino, 10 a Rosso di Montalcino ed i restanti divisi tra Sant’Antimo, Moscadello di Montalcino e non solo, www.mastrojanni.com), da anni una delle realtà di riferimento del territorio per la qualità riconosciuta dei suoi vini.