Stanno cominciando a produrre i loro effetti le attività dei Carabinieri di Montalcino in relazione all’ingente furto di bottiglie di Brunello (ben 50.000 euro secondo le prime stime) al wine shop di Col d’Orcia. Tramite particolari tecnologie elettroniche è stato rintracciato e rinvenuto alla periferia di Rieti il furgone utilizzato dai malfattori nelle prime ore dell’alba di domenica scorsa. Con tutte le attenzioni possibili il furgone è stato trasportato in una località protetta sotto il controllo dell’Arma in attesa dei decreti della Magistratura inquirente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, per permettere ad una squadra operativa di biologi e chimici del RIS di Roma di procedere alle analisi tecnico-scientifiche sul furgone per la ricerca di profili dattiloscopici e DNA. Il rinvenimento del mezzo consentirà comunque agli investigatori di meglio indirizzare le ricerche finalizzate all’individuazione dei malfattori, che si sospetta siano specializzati nel particolare settore merceologico e collegati con ricettatori ben organizzati.
Nel frattempo il Prefetto Armando Gradone, come riportano le pagine senesi de La Nazione di oggi, ha aperto al confronto con i produttori e col Consorzio del Brunello alla luce del recente allarme causato dai furti nelle aziende del territorio.