Montalcino oggi si è svegliata con una notizia sconcertante. Nella notte tra lunedì e martedì i Carabinieri del nucleo operativo di Siena e della Compagnia di Montalcino hanno arrestato nella sua abitazione Giuseppe Tridico, 39 anni, originario della Provincia di Crotone ma residente da tempo a Torrenieri. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, Tridico è stato trasferito al Comando Provinciale di Viale Bracci e in seguito al carcere di Santo Spirito, in attuazione dell’ordinanza di carcerazione partita dalla Calabria a seguito dell’“Operazione Stige”, un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Crotone, che vede al centro dell’inchiesta le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia e in Germania. La maxi retata ha portato a 169 arresti (130 in carcere e 39 ai domiciliari), tra cui anche personaggi di una certa rilevanza nel mondo politico.
La notizia dell’arresto di Giuseppe Tridico ha lasciato a bocca aperta la comunità di Montalcino e Torrenieri, dove era conosciuto sia per il suo lavoro di geometra che per essere uno dei presidenti di seggio nelle sezioni elettorali del Comune. “Sono senza parole - ha commentato al Corriere di Siena il sindaco Silvio Franceschelli - conosco bene la moglie e il fratello mentre Giuseppe lo vedo ogni tanto quando per lavoro passa dall’ufficio tecnico. Una persona sempre sorridente e cordiale. Una famiglia ben integrata nella nostra comunità”. Sposato, due figli, Tridico si trasferì in Toscana con i suoi due fratelli, uno dei quali scomparso alcuni anni fa per via di un incidente stradale.
“Si fa fatica a crederci - commenta un anziano signore a La Nazione - queste cose fanno impressione quando le vediamo in televisione ma sapere che è accaduto qui dove la tranquillità la fa da padrona, mette proprio i brividi. Sono sensazioni strane quelle che provocano questo genere di notizie; conosci la persona, a volte la incontri e ti saluta cordialmente, in periodo di elezioni veste i panni del funzionario di Stato che segue scrupolosamente la legge elettorale poi di colpo vieni a sapere che è stato arrestato e secondo le accuse che gli sono rivolte, potrebbe addirittura essere un nemico dello Stato stesso. Non sappiamo davvero più cosa pensare”.
“È la più grande operazione per numero di arresti degli ultimi ventitre anni, da portare nelle scuole di magistratura per spiegare come si fa un’indagine per 416bis”, ha spiegato il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, dopo la conferenza stampa sui 169 arresti che hanno scosso l’Italia intera.
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