Continua a tenere banco la discussione sul caso dei migranti ospiti all’Abbeveratoio, la struttura ricettiva di San Giovanni d’Asso aperta ormai due anni fa che ha creato squilibri e tensioni in una piccola realtà, a misura d’uomo, che è poi confluita dentro il Comune di Montalcino. Dopo le dichiarazioni del sindaco Silvio Franceschelli, risalenti a tre mesi fa (“Ho avuto un’accesa discussione col Prefetto. Chiediamo un diverso sistema di accoglienza e la sostituzione dell’Abbeveratoio con piccoli centri da 4-6 immigrati nelle località del territorio, per replicare il ‘modello Montalcino’. A San Giovanni invece sono abbandonati a se stessi, in campagna, senza far nulla”, disse il primo cittadino alla Montalcinonews), sulla questione è entrato a gamba tesa anche Hubert Ciacci, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Comunale di Montalcino.
“Anche l’ultimo sopralluogo effettuato dall’Usl - afferma Ciacci in un comunicato stampa - ha confermato la presenza di svariate criticità all’interno della struttura denominata l’Abbeveratoio di San Giovanni d’Asso che, attualmente, ospita una quarantina di richiedenti asilo. Dal verbale si evince, infatti, che sono davvero pessime le condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere i presunti profughi”. “A prescindere dall’essere fermamente contrario che la nostra comunità ospiti un numero così alto d’immigrati (tra l’altro anche sproporzionato rispetto alla popolazione residente), ritengo inaccettabile - prosegue l’esponente leghista - che, da parte della Prefettura, si continui ad autorizzare il gestore dell’immobile a svolgere, in modo indegno ed inadeguato, il ruolo in questione”. Pertanto, conclude seccamente Hubert Ciacci, “considerato che la prossima settimana è programmata nella stessa Prefettura un’apposita riunione relativa proprio ai centri di prima accoglienza, auspico, come detto, che dall’Ufficio Territoriale del Governo, arrivi un fermo e definitivo NO nei confronti del predetto Cas”.