Francesca è entrata nella storia di Montalcino dalla porta dello sport e quando l’ha saputo ha messo in mostra un bel sorriso, come è di sua consuetudine. Signore e signori ecco a voi la prima cintura nera della città nella disciplina del taekwondo. Francesca Scialla, 25 anni, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento lo scorso 7 gennaio superando l’esame al Comitato Regionale a Firenze. Subito dopo le feste natalizie che per lei non hanno fatto rima con le tradizionali “abbuffate” perché bisognava stare in perfetta forma per il fatidico momento. Grande soddisfazione anche in palestra e per tutto il team dei “Tiger Temple” con il maestro Behar Berisha che ha creato un bel gruppo di atleti di tutte le età. Francesca ha aperto una strada ma il 2018 potrebbe essere l’anno buono anche per il giovanissimo Ettore Fabbri di Castelnuovo dell’Abate e per Pamela Bisdomini di Trequanda. Per loro appuntamento in palestra con cintura nera in vista. “Francesca - spiega il suo maestro - ha affrontato un percorso lungo con pazienza e passione. Le sue qualità? Il gesto tecnico e la pulizia nell’esecuzione”.
Scialla è originaria di Caserta ma vive a Montalcino dal 2002, un luogo che le è subito piaciuto. Si è laureata in Storia dell’Arte e sta vivendo un’esperienza lavorativa al nido di Sant’Angelo, ma sogna di insegnare la disciplina per cui ha studiato. Intanto, però, ha già iniziato a dare qualche consiglio “vincente” ai più giovani, perché questo è lo spirito del taekwondo. “Ho iniziato per curiosità e ho proseguito per passione - ci dice Francesca - ho conosciuto il maestro negli anni dell’Università, parlavamo di questo sport durante i viaggi in bus e ho voluto provare. Mi alleno due volte a settimana, quando riesco faccio anche il venerdì. Ci sono anche altre ragazze, siamo molto più determinate dei ragazzi! Quando mi sono fatta il nodo alla cintura nera è stata una grande emozione ma è soltanto una tappa, ci sono altri step per questo colore, ho conquistato il primo dan. Voglio andare avanti, decideremo con il maestro. La cintura è mia ma la vittoria è di tutti perché frutto di un lavoro di gruppo. Questo sport mi ha aiutato ad ascoltare, ad aiutare di più gli altri, per certi versi mi ha cambiato. E poi il fisico sta troppo bene dopo aver fatto sport, posso anche mangiare quello che voglio! Fare gare è una bellissima esperienza anche se forse mi manca un po’ di grinta ma non mollerò. I segreti di questa disciplina? Concentrazione, saper ascoltare, costanza e passione anche se questo requisito vale per ogni attività. Consiglio di venire a provare a tutte le ragazze perché il taekwondo aiuta a difendersi. E per noi può essere importante”. Parola di cintura nera.
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