Ancora compravendite nel mondo del vino in questo avvio di 2018, ed ancora una volta a Montalcino. La protagonista è una delle tenute più storiche del territorio del Brunello, Ciacci Piccolomini d’Aragona, che affonda le sue origini nel diciassettesimo secolo, e dal 1985 di proprietà della famiglia Bianchini (oggi a guidarla i fratelli Paolo e Lucia), che, da rumors WineNews, ha acquistato 2,5 ettari a Brunello di Montalcino, riconducibili alle proprietà della Tenuta La Togata. Sconosciute le cifre dell’affare (un ettaro iscritto a Brunello di Montalcino è valutato, da stime raccolte da WineNews, tra i 450.000 ed i 550.000 euro ad ettaro, https://goo.gl/k8B1sf).
Un’azienda stabilmente ai massimi livelli qualitativi del territorio secondo la critica italiana ed internazionale, che oggi, con quest’ultima acquisizione, mette insieme 55,5 ettari vitati complessivi (su 220 ettari totali), di cui 20 ettari a Brunello di Montalcino Docg, 8 ettari a Rosso di Montalcino Doc ed il resto a Sant’Antimo Doc e Igt, per una realtà capace di una produzione di 300.000 bottiglie all’anno (di cui 90.000 di Brunello), che per l’80% finiscono all’export.
Azienda che, al grande vino, unisce anche un’altra grande passione di Paolo Bianchini (e di milioni di italiani ed amanti del genere nel mondo), quella per il ciclismo, di cui il produttore è attivo praticante, sia con il celebre Museo della Bicicletta ospitato nella tenuta (guarda qui il video della Montalcinonews), dove sono custoditi cimeli come magliette storiche e bici d’epoca appartenute ai più grandi campioni di questo sport, nomi come Moser, Casagrande, Scarponi, Cipollini, Fondriest, Bitossi, Colnago, che, con la squadra di Bianchini, l’Asd Brunello Bike, che dedica il ricavato della vendita delle maglie e delle diverse attività a progetti di beneficenza.
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