Il colpo d’occhio è notevole, il marchio di fabbrica indistinguibile. Il Circolo degli Esteri di Roma, sul Lungotevere, ospita un vero e proprio museo diffuso con opere di vari artisti affermati. Tra le tante, spiccano delle figure su mosaico, inserite in appositi riquadri. I cromatismi, i lineamenti, il linguaggio allusivo e i forti segni pittorici non lasciano dubbi: si tratta di lavori realizzati da Sandro Chia, il grande artista toscano, tra i più noti protagonisti della Transavanguardia italiana, che negli anni 2000 ha deciso di trasferirsi a Montalcino, dove produce Brunello al Castello di Romitorio.
I mosaici in questione abbelliscono il ristorante interno del Circolo del Ministero degli Affari Esteri, associazione no profit con sede sul Lungotevere dell’Acqua Acetosa (nel quartiere Parioli di Roma) creata nel 1936 da Galeazzo Ciano, Ministro degli Esteri nonché genero di Benito Mussolini. Il Circolo nel corso del tempo ha vissuto aneddoti (negli anni della Dolce Vita, per la gioia dei diplomatici, allora tutti uomini, vi passarono attrici di primissimo piano, come l’affascinante Audrey Hepburn) ed ha continuato a crescere, scoprendo anche nuove dimensioni. Nel parco e nelle sale della Palazzina, trasformati negli ultimi anni in un vero e proprio museo di arte italiana contemporanea, le riunioni e gli incontri di lavoro del Ministro, dei Sottosegretari e dei diplomatici si sono alternati alle iniziative culturali. Durante i campionati del mondo di calcio, i diplomatici delle ambasciate dei Paesi in competizione hanno assistito proprio nelle sale del Circolo alle partite delle loro Nazionali, finale tra Italia e Francia del 2006 compresa.
Il Circolo degli Esteri insiste molto sulle iniziative sociali e di beneficenza in favore della ricerca sul cancro, come il torneo di tennis organizzato con Nicola Pietrangeli al quale hanno partecipato giovani guariti da tumori (e Pietrangeli, quand’era al top, si allenava spesso sulla terra rossa dei campi dell’Acqua Acetosa). Sul piano culturale, troviamo le sculture e i dipinti di Umberto Mastroianni, Mimmo Paladino, Lucilla Catania, Pietro e Andrea Cascella, Marco Lodola, Andrea Pedretti e appunto Sandro Chia. Uno dei fiori all’occhiello è il festival internazionale del cortometraggio, che si svolge ogni anno e nella cui giuria compare, tra gli altri, Pupi Avati.