A pochi giorni dal Natale, Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane che conta un centinaio di locali sul territorio nazionale e una decina in tutto il mondo, fornisce una panoramica sulla situazione di mercato relativo alle enoteche associate che costituiscono nei vari territori un punto di osservazione privilegiato e che rilevano nel complesso un aumento degli incassi tra il 10% e il 20% rispetto alla corrispondente campagna natalizia del 2016.
“Come sempre la tipologia più venduta è quella dei vini spumanti - commenta Andrea Terraneo, presidente di Vinarius - dove registriamo un’ascesa dello Champagne (+18%), dei metodi classici italiani, in primis Trentodoc e Franciacorta (+8%). Per i vini fermi le denominazioni più richieste sono Barolo (+12%), Brunello di Montalcino (+7%), Amarone (+3%). Si nota invece una modesta flessione per Barbaresco (-5%), Taurasi (-8%) e Chianti Classico (-2%). Ma al di là delle denominazioni annotiamo una crescita dei vini cosiddetti “naturali”. In questo caso è difficile stabilire percentuali precise ma sembrerebbe di poter dire che la richiesta, interesse o curiosità, per questa categoria di vini potrebbe essere del doppio rispetto allo scorso anno”.
Per quanto il core business delle enoteche sia il vino, tutte le enoteche Vinarius hanno anche una selezione molto accurata di distillati, liquori ed affini. A questo riguardo il presidente di Vinarius afferma che “dopo anni di cali costanti va registrata una vera inversione di tendenza che ha riportato interesse per questa tipologia. Il traino è ovviamente il gin, che sta conoscendo un exploit formidabile da almeno tre anni e che ancora non si ferma grazie anche al fiorire di una gamma molto ampia e alla riscoperta del bere miscelato che traina anche distillati tipicamente utilizzati per i cocktails come cachaça, tequila, vodka, vermouth e akvavit. Fra i distillati è sempre molto in voga il rhum e sta conoscendo una nuova stagione di successo il whisky, in particolare nella versione single malt”. A riguardo dei distillati, quello che rimarca l’osservatorio Vinarius è una frequente tendenza del consumatore verso la ricerca del prodotto speciale di alta qualità e di prezzo sostenuto. In generale, quindi, lo scenario delineato in occasione del Natale da Vinarius sembra essere positivo e con risultati soddisfacenti sia nell’ambito dei vini sia in quello dei distillati.
VINARIUS è l’associazione delle enoteche italiane che, ad oggi, conta un centinaio di locali sul territorio nazionale e una decina in tutto il mondo, impegnati nella promozione della cultura del vino italiano. L’associazione, nata nel 1981, si occupa in concreto della formazione dell’enotecario, dei suoi collaboratori e dipendenti, degli aggiornamenti professionali, individuando e ponendo in essere tutta una serie di attività che vanno dall’organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione, partecipando attivamente a convegni, mostre, fiere, manifestazioni di vario genere.