James Suckling, uno dei critici enologici più autorevoli al mondo, riceverà la cittadinanza onoraria di Montalcino. Oggi il Consiglio Comunale delibera la concessione dell’onorificenza, che avverrà durante una seduta aperta al pubblico, probabilmente il 20 gennaio, prima della partenza per “Benvenuto Brunello Usa”. La cittadinanza onoraria può essere proposta dal Consiglio Comunale, da (almeno) il 15% della popolazione o dal sindaco in persona, come in questo caso. “È un’idea che porto avanti da 2-3 anni - spiega Silvio Franceschelli - una scelta condivisa anche col Consorzio. Nasce da un’analisi generale, sul come Montalcino è diventata quello che è oggi. Ci sono figure in vari settori che con costanza nel tempo hanno diffuso i valori della città. C’è stato un forte movimento di comunicazione, e tra queste persone all’estero figura anche Suckling. L’ho conosciuto a Siena a metà anni ‘90, è una persona intelligente, che sa mantenere equidistanza nei rapporti. È dal 1985 che Suckling divulga il nome di Montalcino nel mondo, non è una cosa estemporanea. È sempre stato legato al nostro territorio. Naturalmente siamo aperti a valutare altre proposte”.
James Suckling ha sempre dimostrato una passione per la Toscana e per Montalcino in particolare. Nel 2002, in un’intervista a WineNews, confessò il suo amore per il Brunello, che “non ha eguali nel mondo e segna il primato del Sangiovese”. Una cosa però non è da trascurare: Suckling ha dato il suo apporto in quanto corrispondente per venticinque anni di Wine Spectator, quindi è soprattutto la testata, più che il singolo personaggio, ad aver tracciato nuove strade per il Brunello. E poi sono tante le figure che hanno contribuito a dare lustro a Montalcino e meriterebbero un riconoscimento dello stesso tipo: altri giornalisti ed esperti del settore, per esempio, ma anche le numerose aziende che hanno deciso nel corso degli anni di investire e credere nel territorio. Suckling è comunque una personalità rispettabile e autorevole e, forse non tutti lo sapranno, è stato il primo a riportare, nel marzo 2008, la notizia di quello che sarebbe diventato lo scandalo ribattezzato “Brunellopoli” o “Brunellogate”.
Non è la prima volta, comunque, che Montalcino concede la cittadinanza onoraria. La prima persona a riceverla è stata Rita Levi Montalcini, nel 1992, con una solenne cerimonia al Teatro degli Astrusi, perché, come spiegò il sindaco di allora, Mauro Guerrini, “il suo cognome derivava dal fatto che alcuni suoi avi, in epoca ormai lontanissima, vissero, per un periodo di tempo, proprio nella città del Brunello”. Nel 2013 il Comune decise, su proposta della Montalcinonews, di concedere la cittadinanza a sessanta bambini che, anche se nati nel Belpaese, non erano considerati “italiani” perché figli di extracomunitari. Nel 2014 è stata la volta dell’Arma dei Carabinieri, nell’anno del Bicentenario della propria Fondazione, avvenuta il 13 luglio 1814 a Torino. Infine, nel 2015, il riconoscimento a Michele De Zio, medico cardiologo ed allora responsabile dell’Ospedale di Comunità di Montalcino.