Tartufo e Brunello non sono mai stati così vicini. Prima la fusione tra Montalcino e San Giovanni d’Asso, poi la Mostra Mercato del Tartufo Bianco, che si è aperta lo scorso fine settimana proprio a San Giovanni, si ripeterà questo weekend (18-19 settembre) e ha visto presente, per la prima volta, il pregiato vino di Montalcino. Rosso, Brunello ma anche i bianchi ad arricchire gli stand dislocati per le vie e le piazze del centro storico, e poi le due cene gourmet ad esaltare il connubio tra tartufo, Brunello e Orcia. Il tutto mentre continua l’ambizioso progetto del distretto rurale. “Passata l’emergenza amministrativa (assunzioni, appalti ecc…), a novembre-dicembre inizieremo a ragionare sul distretto rurale - spiega alla Montalcinonews il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli -. Nel senese San Giovanni d’Asso è la capitale del tartufo, noi dobbiamo ragionare con gli altri Comuni per fare una serie di eventi spalmati sulla Provincia, col fine di valorizzazione al meglio il prodotto. È un grande progetto che aiuterà a far crescere anche Montalcino”.
“Come tutte le Mostre Mercato in Italia sta andando bene per quanto riguarda il numero di presenze, non per la quantità del prodotto”, commenta Michele Boscagli, presidente dell’associazione nazionale Città del Tartufo, che ha sede a San Giovanni d’Asso. “La siccità ha messo in crisi i prodotti spontanei, come miele e olio, e anche il tartufo non fa eccezione. I cambiamenti climatici sono davvero insostenibili. La qualità è ottima ma si parla di un 70-80% in meno di prodotto. Tartufi di questa tipologia lo scorso anno costavano 1.500 euro al chilo, adesso 6.000. I prezzi sono alti e purtroppo non alla portata di tutti”. Il progetto del distretto rurale, per Boscagli, si può già manifestare in un’occasione del genere, “dove si mettono in vetrina le eccellenze di un vasto territorio. Brunello e tartufo sono due comprimari, due protagonisti dei piatti. Vanno saputi abbinare perché se il vino si può degustare da solo, il tartufo no, va ben abbinato”. Ci ha provato, con successo, l’alta cucina dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, sabato scorso. Il 18 novembre, invece, altro gran galà in omaggio a tartufo, Brunello ed Orcia con gli chef Maurizio Corridori e Claudia Bigi, International Chef Academy of Tuscany (ore 20 al Castello di San Giovanni d’Asso, obbligatoria la prenotazione).
Il distretto rurale pone al centro non solo vino e tartufo, ma anche altre eccellenze come i cereali, il miele, il formaggio e l’olio, presente alla Mostra Mercato di San Giovanni con uno stand di Montisi. “È la prima volta che partecipiamo a questo evento - sottolinea Giorgio Sanna, della Pro Loco Giostra di Simone-Montisi - portiamo i nostro prodotti: l’olio ma anche, per esempio, il farro biologico”. Montisi che ha visto concludersi da poco l’edizione n. 18 de “Il primo olio ed altro ancora”. “Quest’anno la produzione è stata limitata a causa della siccità, con un calo del 60% - aggiunge Sanna - alcune aziende non hanno neanche esposto durante la manifestazione. I prezzi di conseguenza sono aumentati, anche se non di molto. Si parla di 14-15 euro al litro, se imbottigliato la cifra aumenta”.
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