Lunedì mattina un pullman di linea extraurbana (tratta Siena-Montalcino) si è fermato a Torrenieri e non è più ripartito. Il problema? La rottura del cambio. I pendolari sono scesi a terra, chi ha potuto si è arrangiato condividendo una macchina (“car sharing”, si direbbe oggi), gli altri hanno aspettato che arrivasse un nuovo mezzo da Siena. La settimana scorsa un altro pullman, stessa tratta e stesso orario, è arrivato a fatica a Montalcino dopo essersi spento più volte lungo il percorso, con evidenti disagi che un veicolo di tale portata può creare alla viabilità. Il problema? Il carburante non passava più e l’autista, ogni volta, doveva resettare la centralina riavviando il motore. Ma i due episodi che vi abbiamo raccontato non sono casi isolati. “Capitano non dico giornalmente, ma quasi”, ci spiega un dipendente della Tiemme Spa, l’azienda che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale nelle Province di Arezzo, Grosseto e Siena e nel comprensorio di Piombino dal 2010, anno dell’aggregazione delle società Atm Spa (Piombino), Lfi Spa (Arezzo), Rama Spa (Grosseto) e Train Spa (Siena). Il succo del discorso è semplice. “La maggior parte dei mezzi è vecchia - continua la nostra fonte - datata di almeno 15 anni. Sarebbero tutti da cambiare. In più la manutenzione è fatta a singhiozzo. L’azienda ci dice che hanno 30-40 mezzi fermi, perché guasti, e che bisogna riusare gli stessi, di andare avanti in questo modo”.
Ma i problemi non finiscono qui. “La mattina può succedere che non si chiudono le porte a causa del freddo, dell’umidità nel circuito o per l’usura dei meccanismi. Quando poi non funziona la caldaia, il motore non si riscalda, soprattutto nel viaggio verso Siena che è in discesa, e non parte il riscaldamento. Un disagio per i passeggeri e per l’autista, visto che il vetro non si sbrina bene, si appanna e dobbiamo trovare delle soluzioni, come attivare l’aria condizionata. Tutto questo penalizza fortemente gli utenti, che pagano il biglietto per avere un servizio e contano di viaggiare in sicurezza e di arrivare a lavoro in tempo. La linea trasporta lavoratori che rivestono un ruolo importante nella comunità, come gli infermieri. Una persona in più al pronto soccorso può fare la differenza”.
Abbiamo girato la questione alla diretta interessata, la Tiemme, che ci ha prontamente risposto. I problemi, dicono, ci sono e sono evidenti, e l’obiettivo dell’azienda è di investire risorse economiche per gli autobus extraurbani. Una decisione che però arriverà non prima del 2018, dal momento che quest’anno i fondi sono stati già utilizzati per rinnovare le linee regionali che collegano i capoluoghi (Arezzo, Firenze, Grosseto e Siena), mentre nel recente passato è stato scelto di migliorare il trasporto a livello urbano. L’azienda, spiegano, non può fare acquisti di propria iniziativa ma si basa su risorse nazionali e regionali. Il problema del trasporto extraurbano è sì prioritario, in cima alla lista, ma restano però delle incognite: oltre al quando arriveranno i fondi, anche il dove verranno investiti. Di linee extraurbane in Toscana ce ne sono molte, e a quanto ci risulta è un problema che non riguarda solo la tratta Siena-Montalcino ma anche altre aree della Regione. Non è detto, quindi, che i primi investimenti saranno dirottati nella nostra zona.