Si è conclusa a San Giovanni d’Asso la trentaduesima edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco. Una domenica tutto sommato dalle temperature gradevoli e un pomeriggio che non ha visto il “pienone” ma comunque interesse e partecipazione da parte degli appassionati dei sapori del territorio che hanno curiosato nelle varie botteghe allestite ad hoc per l’occasione. La formula rinnovata di quest’anno ha reso forse la Mostra Mercato più attraente rispetto alle precedenti edizioni allargandone le potenzialità. Ma la domenica è storicamente il giorno più atteso per la consegna del premio “Un Tartufo per la Pace”, andato da Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), la rete internazionale presente in oltre cento Paesi del mondo e vincitrice quest’anno del Premio Nobel per la Pace per l’impegno sul fronte del disarmo nucleare. Nata dieci anni fa per promuovere il trattato per l’abolizione delle armi nucleari, poi approvato lo scorso 7 luglio dall’Assemblea dell’Onu, Ican è ora impegnata ad ottenere l’adesione dei Paesi che ne sono rimasti fuori. Approvato all’Assemblea Onu con 122 voti, il trattato è stato finora firmato da 53 Paesi ma ratificato solo da tre. I Paesi membri della Nato, fra cui l’Italia, e quelli in possesso di armi nucleari non hanno aderito. E proprio qui si giocherà la sfida del futuro per Ican.
Presenti alla cerimonia Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale; Stefano Scaramelli, Consigliere Regionale; Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino; Angelo Braconi, vicesindaco di Montalcino; Angelo Cosseddu della Proloco di San Giovanni d’Asso e Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi. A ritirare il premio Lisa Clark, storica attivista italo americana per il disarmo nucleare. Nella Sala del Camino del Castello, dove fa ancora bella figura lo stendardo dell’estinto Comune di San Giovanni d’Asso, ha subito preso la parola il sindaco per il saluto istituzionale. Soffermandosi anche sulla recente fusione comunale. “Siamo una comunità florida - ha detto Franceschelli - abbiamo fatto qualcosa di importante. E’stato un anno difficile, il vino ha avuto un calo del 20-30% il tartufo dell’80-90% anche se (ride, per la battuta ndr) loro sono sempre un po’ bugiardi! Oggi ha inizio una nuova storia, bisogna crescere non snaturando i nostri territori. I tartufi sono stati pochi ma buoni e, soprattutto, delle nostre valli”. “Abbiamo dato un risalto regionale a questa manifestazione - sono le parole di Stefano Scaramelli - il bello della Toscana è in questa terra perché c’è cura e attenzione e qui siamo proprio nel cuore. Complimenti a tutti”. Braconi ha invece sottolineato lo sforzo di tutta l’organizzazione dell’evento riepilogando il programma che quest’anno ha puntato sulla tematizzazione. Eugenio Giani ha voluto evidenziare come il “territorio toscano riesca ad esprimere l’italianità nel mondo. E sul tartufo si sta sempre più scoprendo come la Toscana abbia in questo tubero la sua espressione più alta. Il Premio per la Pace rende onore a tutta la regione”. Angelo Cosseddu ha ringraziato tutti i volontari e le autorità e fatto un primo bilancio della Mostra Mercato. “Abbiamo voluto dare una nuova veste alla manifestazione sia per l’allestimento che per i contenuti. La gente è venuta e il tempo ci ha voluto bene”.
A questo punto ha preso la parola Lisa Clark che ha poi ritirato il premio conferito ad Ican per “il grande impegno sul fronte della promozione e dell’adozione del Trattato internazionale di interdizione delle armi nucleari, in un momento storico dove il rischio di una guerra atomica è tornato drammaticamente attuale. La sua presenza in oltre cento Nazioni del mondo rappresenta una grande speranza di pace imprimendo un nuovo vigore per lottare contro le armi nucleari con gli strumenti della responsabilità popolare, della democrazia e della politica”. “Gli enti locali - spiega la Clark - possono fare molto sul fronte del disarmo atomico, nella nostra rete c’è anche l’associazione ‘Sindaci per la Pace’ (Mayors for Peace), presieduta Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima con oltre 7mila adesioni nel mondo. Se i comuni italiani aderissero in massa sarebbe un segnale molto forte e un aiuto consistente alla nostra campagna #ItaliaRipensaci”.“La nostra grande scommessa - ha detto l’attivista italoamericana - è stata quella di offrirsi come servizio ai personalismi delle varie associazioni. Da anni c’era uno stallo sul disarmo nucleare. Anche un piccolo scambio di bombe atomiche porterebbe a delle conseguenze terribili. Per non far scoppiare la guerra nucleare bisogna eliminarle tutte, metterle al bando e smantellarle”. Poi un pensiero all’Italia che è anche un messaggio di speranza. “Ho scelto di essere italiana - continua Clark - perché amo questa terra davvero e in passato ha fatto delle cose straordinarie. L’Italia ha una storia per queste tematiche etiche e deve trovare il modo per entrare in questo percorso. Abbiamo anche il progetto “I sindaci per la pace” e desidererei che il Comune di Montalcino e la municipalità di San Giovanni d’Asso aderissero (Braconi si è poi attaccato alla giacca la spilla simbolo ndr). Sono sicura che anche il Governo accetterà di parlarci”. Foto di rito e la parola a Paolo Valdambrini che ha ricordato come la siccità sia stata un problema molto grande per i tartufi. Ma poi la sorpresa finale: Valdambrini estrae un tartufo di 130 grammi trovato dal suo cane Milli e lo dona alla Clark. Un bel modo per chiudere una giornata di festa e di riflessioni.