Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per invitare governi, organizzazioni internazionali e Ong a contrastare, anche con la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, questa autentica piaga sociale e sanitaria, che non conosce confini di età, nazionalità, religione, livello sociale.
A memoria di questa giornata, che verrà omaggiata anche dall’Auser Montalcino con “Scarpette Rosse”, la Asl Sud Est ha fatto il punto sul percorso “Codice rosa”, il modello di accoglienza delle vittime di violenza ideato nel 2009 da un’intuizione della dottoressa Vittoria Doretti e della Procura della Repubblica in collaborazione con i Centri antiviolenza. Oggi il Codice Rosa è presente in tutti i pronto soccorso della Usl Toscana Sud Est e della Toscana. Nel 2016, nella Provincia di Siena, sono stati seguiti i casi di 131 donne di cui 3 per stalking e 128 per maltrattamenti. Dieci sono stati i minori presi in carico, di questi 9 per maltrattamenti e uno per violenza. Nel 2014 il rilevamento fu di 88 donne e nel 2015 di 92.
“Il Codice rosa - spiega Vittoria Doretti, attualmente responsabile per la rete regionale del Codice Rosa oltre che per la Asl Sud Est - è un percorso riservato alle vittime di violenza che si rivolgono ai pronto soccorso degli ospedali o delle Aziende ospedaliere che hanno aderito al progetto. Il personale socio-sanitario lavora in rete con Enti e Istituzioni, nonché in sinergia con i Centri antiviolenza, che rappresentano un punto di riferimento fondamentale sul territorio per il sostegno alle vittime.”
La data per ricordare la violenza sulle donne non è stata scelta a caso. Il 25 novembre del 1960, tre sorelle domenicane, Patria, Maria e Antonia Mirabal furono brutalmente assassinate dalla guardia del dittatore Trujillo per il loro impegno contro il regime. Simbolo della violenza sulle donne, proprio la Repubblica Dominicana è stata oggetto di una delle missioni internazionali cui ha partecipato la dottoressa Vittoria Doretti, fondatrice del Codice rosa insieme alla Regione Toscana e Oxfam Italia per comprendere come questo problema viene affrontato anche in altri paesi del mondo.