Caldo, siccità, temperature record. L’estate rovente ha messo in forte difficoltà i prodotti di eccellenza del territorio di Montalcino. Vino, miele, olio, ma anche il tartufo, new entry del distretto a seguito della fusione con San Giovanni d’Asso. Circa due mesi fa la Montalcinonews tracciò un primo bilancio con Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, che andò giù sicuro: “Mi sento di dire che il raccolto sarà dell’80% inferiore rispetto a quello dello scorso anno. Un disastro”. Abbiamo ricontattato Valdambrini ad meno di un mese dalla Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Giovanni d’Asso (11, 12, 18 e 19 novembre), e la situazione, a quanto pare, non è cambiata di una virgola. Anzi. “Se prima si parlava di siccità estiva e primaverile, adesso subentra quella autunnale. Se non arriva la pioggia, non si salverà neanche quel poco che è rimasto sottoterra. La mattina le temperature sono giuste. È nel mezzo del giorno che salgono in modo anormale, per essere a metà ottobre”. Un calo di produzione del genere comporta, inevitabilmente, un aumento dei prezzi per i consumatori. “Saranno altissimi - prevede Valdambrini - perché il prodotto c’è poco. Noi poi non andiamo a comprare tartufo da altre parti, come in Croazia, facciamo solo col nostro. Generalmente il prezzo del tartufo al pubblico si aggira sui 2.500 euro al chilo. A novembre avremo delle cifre certe, ma si prevede di oltrepassare facilmente la soglia dei 4.000 euro con picchi anche a 6.000 euro per le pezzature belle, perché ce ne sono pochissime. È un momento di difficoltà per la Cooperativa, ma andiamo avanti. Mi viene in mente, per la Mostra Mercato, uno slogan sul prodotto: poco (e costoso) ma buono”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024