Quella volta che il Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi surclassò il Sassicaia… Sembra l’inizio di un racconto, e invece è la fine, o meglio, sono i risultati dell’ultima asta newyorkese di Sotheby’s, la casa d’aste più antica del mondo, che ha portato sotto il martello 300 lotti, selezionatissimi, direttamente dalle cantine di cinque collezionisti, per un totale di 2,36 milioni di dollari raccolti, andati in parte a finanziare la charity brasiliana Instituto Solidare. Tra le griffe del Belpaese, come riportato da WineNews, c’è da sottolineare l’ottima performance del Brunello di Montalcino Riserva 1990 di Biondi Santi, che ha toccato, con tre lotti diversi da 12 bottiglie, i 6.738 dollari di aggiudicazione, sopra alle stime iniziali. E decisamente meglio delle 12 bottiglie di Sassicaia 1990, che non sono andate oltre i 3.675 euro, leggermente al di sotto delle aspettative. Bene anche il lotto da 7 bottiglie di Tignanello 1982, battute a 1.348 dollari, con il Brunello di Montalcino ancora protagonista, seppur con risultati diversi, di altre aggiudicazioni interessanti, come le 12 bottiglie di Vigna del Fiore di Fattoria dei Barbi vendute per 858 dollari, o le 5 bottiglie di Riserva 1993 Poggio al Vento di Col d’Orcia a 551 dollari.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024