La musica non c’è stata e il pianoforte è rimasto silenzioso. Ma il primo incontro di “Ocra caffè” è stato ricco di spunti e anche di qualche “provocazione” nata per stimolare il dibattito. L’architetto Edoardo Milesi, introdotto da Gerardo Nicolosi, ha parlato della Chiesa di Sant’Agostino, con i restauri frutto dei finanziamenti dalla Fondazione Bertarelli, ma anche del ruolo di architetto in una società che sta cambiando. Così come le città. Nel discorso, ovviamente, finisce anche Montalcino con Milesi che ha illustrato alcune proposte ma soprattutto lanciato concetti per far riflettere e generare interventi. Così si è parlato, citiamo un esempio tra tanti, di una piazza che non è il massimo del comfort e di come potrebbe cambiare se i loggiati si trasformassero in portici per svelare bellezze del panorama attualmente nascoste agli occhi. Un’analisi urbana, quella di Milesi, proiettata nel futuro ma, come tutti i grandi cambiamenti, il grande interrogativo è di come comportarsi con il passato. “Bisogna inglobare la storia nella contemporaneità e aggiustare il tiro sulla base delle esperienze successe altrove”, dice l’architetto, perché altrimenti ci può essere il rischio che anche i Quartieri con le loro meravigliose chiese “diventino solo folklore”. Ipotesi simili sono diventate concrete in altre realtà. Milesi sottolinea più volte l’esigenza che la gente si incontri e si ibridi per creare cultura e interazione ma anche l’importanza di una condivisione per progettare il futuro. L’atmosfera è stata distesa, la sala si presta davvero bene ad eventi di questo tipo. Tra il pubblico è intervenuto Bruno Bonucci che ha detto la sua opinione su vari argomenti generando anche un “botta e risposta” con Alessandro Nafi sul futuro della Fortezza. Opinioni diverse ma che in realtà fanno bene a Montalcino. Parlarne pubblicamente è importante, ben vengano, dunque, serate come questa.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024