La Regione Toscana è pronta ad effettuare due interventi di modifica al testo unico sul turismo. Il primo intervento (articolo 83) riguarda l’eliminazione dell’obbligo di presentazione della ‘comunicazione periodica’ delle caratteristiche delle attrezzature e dei servizi delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari: la comunicazione, dunque, andrà fatta solo in caso di variazione. Il secondo intervento modifica l’articolo 56 e consentirà ai bed and breakfast di somministrare, oltre alla colazione, anche alimenti e bevande. La richiesta arriva dal fatto che in molti casi in Toscana le strutture sono localizzate in ambiti territoriali lontani dai centri abitati, con scarsa presenza di attività di bar e ristoranti ubicate in prossimità della struttura. “Si tratta di modifiche che vanno incontro alle esigenze che da più parti ci hanno espresso in questi mesi gli operatori del settore. I tempi di approdo in aula saranno brevissimi, il nostro intento è quello di licenziare il nuovo testo entro poche settimane”, ha commentato il presidente della commissione sviluppo economico e turismo del Consiglio regionale Gianni Anselmi (Pd), come riportato dall’Ansa. Una proposta di legge “che porterò in commissione - continua Anselmi - in accordo con l’assessore Stefano Ciuoffo, è lo farò nei prossimi giorni, con carattere di urgenza, dato l’approssimarsi di due scadenze che rendono necessario un sollecito cambio di normativa”.
“È una notizia che mi fa piacere - spiega alla Montalcinonews Dida Mancini, titolare del B&B Porta Castellana - perché ci consentirà di ampliare il servizio. Federalberghi sicuramente non la vedrà di buon occhio, ci ha sempre visto come concorrenti e ha cercato di metterci alle strette. Bisognerà vedere come andrà a finire, perché gli operatori del settore attualmente lavorano col codice fiscale e non so se verrà introdotta la partita Iva obbligatoria. Comunque la vedo come un’apertura positiva”. Mancini è stata una delle precorritrici di B&B a Montalcino. “Ho cominciato nel 2003 e prima ancora c’era Palazzina Cesira, eravamo solo in due. Di recente sono affiorate tante attività ma non molti bad and breakfast. La maggior parte degli appartamenti viene dato di affitto tramite canali come Booking e Airbnb. Nell’arco di cinque anni i numeri sono triplicati”.
Palazzina Cesira ha aperto nel lontano 1998, come ci spiega Lucilla Locatelli, ma adesso sono tempi magri. “Stiamo riscontrando una flessione, cominciata l’anno scorso e aumentata quest’anno. D’estate i turisti preferiscono alloggiare in campagna, in strutture dotate di piscina, e infatti a luglio e ad agosto è stato un disastro, ma pure ad ottobre. Lavoriamo molto con gli americani, forse si sono spaventati con l’arrivo di Trump”. La modifica al testo unico del turismo non porterà a grossi cambiamenti “perché abbiamo solo quattro camere - continua Locatelli - comunque almeno saremo al passo con gli altri. Tutti somministrano alimenti e bevande, anche chi non potrebbe. Penso all’agriturismo in campagna o anche il bar privo di bagno e/o cucina”.
L’altro punto del provvedimento, come detto, mira invece alla semplificazione. Tutte le strutture ricettive toscane, dagli affittacamere agli hotel più grandi, devono inviare ogni anno, entro il 30 settembre, la comunicazione delle proprie caratteristiche (anche qualora non ci siano state variazioni rispetto all’anno precedente) al Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive. “Si tratta di un obbligo inutile, una pratica burocratica eccessiva che fa perdere tempo agli imprenditori e accumula carte agli sportelli Suap già piuttosto oberati di lavoro, sostiene il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “La soluzione più pratica è eliminarlo e ripristinare il vecchio status quo. Ovvero, stabilire che la comunicazione debba essere fatta solo ed esclusivamente dalle strutture che hanno cambiato le loro caratteristiche”.