Secondo giorno per la Summer School “Sanguis Jovis” a Montalcino, dedicata ai territorio, la geologia, le peculiarità pedo-paesaggistiche. Ieri abbiamo incontrato il presidente Attilio Scienza, professore all’Università di Milano che ci ha illustrato gli obiettivi del progetto nato per volontà della Fondazione Banfi con l’obiettivo di promuovere nel mondo la cultura del Sangiovese. “Abbiamo iniziato con il Sangiovese - ha detto Scienza - che è sicuramente il vitigno più importante in Toscana e anche in Italia perché pensiamo che possa diventare veramente la bandiera del vino italiano. I vitigni internazionali hanno una messe di informazioni straordinaria, basti pensare a quante informazioni abbiamo sul Cabernet Sauvignon o sullo Chardonnay o sul Pinot, tutti i paesi del mondo contribuiscono ad arricchire la conoscenza di queste varietà e quindi chi si cimenta alla coltivazione di un Cabernet o di uno Chardonnay ha a disposizione moltissime informazioni. Questo non succede per il Sangiovese, è un vitigno che ha certamente molte notizie e ricerche alle spalle però queste informazioni non sono raccolte, organizzate e condivise e date agi utenti. Noi abbiamo scelto la tecnica della Summer School perché abbastanza innovativa nel panorama formativo italiano perché mette a confronto e in sintonia due generazioni di viticoltori o comunque di persone che vogliono imparare qualcosa sul Sangiovese: i giovani neolaureati e le persone che operano da tempo nel campo della produzione. L’obiettivo è quello di stabilire finalmente una relazione tra le conoscenze fresche dei giovani e le conoscenze che hanno accumulato le persone più mature. Le due cose assieme dovrebbero riuscire a sinergizzarsi e a dare veramente un grande sviluppo nell’interpretazione da tutti i punti di vista del Sangiovese: dalla sua conoscenza genetica, al suo rapporto con l’ambiente, alla reazione alle annate che è sempre più difficile e finalmente anche alla vinificazione e alla commercializzazione. Questo è il nostro obiettivo. E’ un’esperienza attualmente pioneristica nel senso che iniziamo con questa Summer School però la Fondazione ha un programma molto intenso che non è solamente di formazione ma anche di sviluppo di ricerche: finanzierà borse di studio e assegni di ricerca per giovani e ricercatori che dovranno andare all’estero per incrementare le loro conoscenze anche su questo vitigno”.
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