Una giornata di duro lavoro, praticamente senza sosta, per dare un contributo alla comunità livornese scossa dal violento nubifragio di una settimana fa. L’Associazione Radioamatori C.B. Ilcinus di Montalcino è stata chiamata mercoledì dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile Toscana e si è fatta subito trovare pronta. I mezzi non mancano (Jeep dotata di pompa antincendio TSK), lo spirito di sacrificio e la solidarietà neanche. Ieri mattina il team, composto da Roberto Bovini e da Mauro Maffei (a nome dell’associazione senese C.B. Il Palio), era già operativo.
“Ci siamo diretti all’Ardenza, a due passi dal fiume, uno dei luoghi maggiormente colpiti dall’alluvione - fa sapere alla Montalcinonews Bovini, socio dell’associazione di Montalcino dal 1990 - le fasi di soccorso si stanno concentrando tutte lì. Avendo il modulo TSK antincendio ci siamo dedicati a garage, appartamenti, rampe di scale”. Un lavoro estenuante, senza respiro, in una cornice surreale. “Siamo arrivati alle 8, alle 9 eravamo già operativi. Siamo andati avanti fino alle 6.30 di sera. La situazione è caotica, per chi non c’e mai stato fa impressione. I garage erano pieni di fango fino al soffitto, quello che c’è dentro è da buttare via tutto”. Bovini e Maffei si sono uniti a diverse squadre, tra cui l’Esercito e i cadetti della Marina Militare. “C’erano anche extracomunitari e diversi giovani. Chi lavorava a mano e chi, come noi, col modulo. Ci sono davvero tanti volontari. Noi adesso siamo rientrati, chi ha più disponibilità ci sta più giorni”. Bovini in realtà non è nuovo a queste esperienze. “Ero presente a Sarno, a L’Aquila, a Campobasso, ne ho girate parecchie. Quando c’è la possibilità vado. Sono giornate dure, è difficile lavorare in queste situazioni. Ma per quello che ho percepito a Livorno, c’è tanta voglia di ricominciare”.