Buona la prima, verrebbe da dire. Il 15 settembre suonerà la campanella anche all’Istituto Professionale Agrario che inizierà la propria avventura a Montalcino, come sezione distaccata dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Bettino Ricasoli’ di Siena. Inutile sottolineare come il legame con il vino sarà uno dei punti forti del corso che vuole formare professionisti a tutto tondo, adattando i piani di studio alle esigenze attuali richieste dal mercato del lavoro. Come esordio, a livello numerico, i dati mostrano come i ragazzi credano nel nuovo progetto legato alla patria del Brunello. Sono 24, infatti, gli iscritti alla prima classe con solo una piccola percentuale di studenti provenienti da Montalcino.
Tante le novità emerse nelle ultime settimane, così come l’entusiasmo che si respira nella dirigenza convinta delle potenzialità di una scuola del genere a Montalcino. Restano, però, proprio come nel caso del Liceo Linguistico “Lambruschini”, alcune preoccupazioni logistiche legate alla struttura. Per adesso non ci sono problemi, ma cosa succederà in futuro con un aumento, assai probabile visto i trend di crescita, del numero degli iscritti? Servirà una nuova scuola, con la nascita di un polo scolastico che è un’esigenza più volte rilanciata dal mondo scolastico. “Un passo avanti intanto è stato compiuto - spiega il preside Tiziano Neri - per quanto riguarda la sede delle esercitazioni pratiche che è stata individuata in un luogo di proprietà comunale a Sant’Angelo. Per il laboratorio agrario sarà ovviamente garantito il trasporto dalla sede scolastica di Montalcino e pensiamo al sabato come giorno permanente di esercitazioni. Ci saranno poi delle convenzioni con alcune aziende che hanno delle proprietà proprio a Sant’Angelo, d’altronde l’aspetto pratico è fondamentale per noi. Siamo soddisfatti su questo punto. Tra i vari progetti che partiranno c’è pure quello legato all’ecologia del paesaggio con i ragazzi che penseranno al mantenimento del verde urbano. Un’esperienza che unisce estetica e didattica. Il Comune ci ha mostrato la propria disponibilità finanziando le prime attrezzature di laboratorio. Per adesso lo spazio della scuola è adeguato ma in prospettiva, con l’eventuale aumento delle classi nostre e del Lambruschini, una nuova sede dovrà essere costruita. Questo è un nodo strutturale da risolvere. La nostra intenzione è quella di fare sul serio, di puntare sull’eccellenza costruendo figure professionali in grado di mantenere il livello qualitativo alto, e perché no, anche di valorizzarlo, di un territorio unico al mondo”.
La viticultura e tutte le figure legate al processo produttivo del vino saranno oggetto di studio e pratica. Ma l’idea dell’Istituto è quella di aprire in futuro anche un percorso formativo sul tartufo, il prodotto simbolo di San Giovanni d’Asso. L’Istituto Tecnico Agrario di Siena produce, con la partecipazione attiva degli studenti, un Chianti Colli Senesi. Si tratta di un’esperienza unica a livello formativo e chissà che non possa essere praticata anche a Montalcino. “Sarebbe molto bello - prosegue Neri - e in realtà ci ho già pensato. Colleghi da altre regioni sono molto incuriositi da una scuola del genere che nasce a Montalcino e da parte nostra ci crediamo molto. Luca Pastorelli, il vicepreside, è una persona competente e di fiducia, sarà un punto di riferimento per la sezione di Montalcino. Non vediamo l’ora di partire, il numero di iscritti ci ha sorpreso, siamo fiduciosi. Per il futuro però il luogo fisico sarà fondamentale perché non possiamo fare una scuola all’aperto”.
Bell’ articolo, bella idea e quindi …..in bocca al lupo…..