C’è chi è più ottimista e si augura delle piogge ristoratrici e chi invece ha già lanciato segnali di preoccupazione. In fondo basta guardare il paesaggio, i boschi, i terreni coltivati, per capire che sta succedendo qualcosa di anomalo. L’ingiallimento della vegetazione, la caduta anticipata delle foglie: più che estate sembra già autunno e l’apprensione non fa che salire. Il Corriere di Siena ha dedicato un articolo al tema che tocca maggiormente Montalcino, la vendemmia 2017, intervistando due produttori, Andrea Cortonesi, proprietario dell’azienda agricola L’Uccelliera, e Giacomo Bartolommei, titolare dell’azienda Caprili.
“Intanto tengo a precisare che la vendemmia non è ancora proprio alle porte perché inizierà all’incirca intorno alla metà di settembre, giorno più giorno meno - afferma Cortonesi - la quantità sarà sicuramente inferiore alla media, tendenzialmente penso che si tratterà di un’annata buona, siamo in attesa degli sviluppi delle ultime settimane che rimangono prima della raccolta. Il sole c’è stato, sicuramente troppo; sarebbe augurabile qualche pioggia che alle vigne farebbe sicuramente bene. Certo, se raccogli senza operazioni manuali potrebbe anche rivelarsi una catastrofe, ma con la testa sulle spalle si potranno avere anche dei risultati qualitativi eccellenti”. Cortonesi si dichiara quindi ottimista, anche se “la natura riserva sorprese incredibili: quando tutto sembra nel sacco magari non ti ritrovi niente, come d’altra parte quando tutto sembra perduto si arriva invece a risultati sorprendenti. Questa è la grande lezione che ho imparato da una vita a contatto con la campagna”.
“Per ora il caldo è problematico - interviene Giacomo Bartolommei - però ho una visone piuttosto ottimistica: fino a che il vino non è in cantina non possiamo fare previsioni serie. Le uve si presentano in maniera variegata: alcune sono molto appassite e presumibilmente verranno scartate, altre non sono riuscite a raggiungere una completa maturazione e di queste sarà fatta una notevole selezione, altre ancora sono riuscite a maturare bene e probabilmente daranno un ottimo vino. Servirebbe la pioggia per far raggiungere all’uva una maturazione ottimale. Sarebbe stato meglio se fosse caduta prima, comunque meglio tardi che mai”.
“Non voglio essere pessimista - aggiunge alla Montalcinonews Angelo Zannoni dell’azienda La Fortuna - però è un’annata che nessuno ha mai visto in vita propria. Ho parlato con persone più anziane, tutta questa siccità fa paura. Le rese saranno di sicuro più basse, speriamo che il prodotto sia di qualità. Sarà concentratissimo, con gradazioni alcoliche più alte. Inizieremo a raccogliere sicuramente dopo il 10 settembre, l’uva è avanti coi tempi ma non essendoci acqua nel sottosuolo va a rallentatore, si asciuga ma non matura”.
Le previsioni segnalano possibilità di precipitazioni nel weekend, tra venerdì e sabato. Sarebbe un’ottima notizia. Anche se, secondo il Consorzio LaMMA, si tratterebbe di “pioggia debole e schiarite”.