Sotto un sole bollente e una buona presenza di pubblico, la contrada della Piazza ha vinto la quarantasettesima edizione della Giostra di Simone a Montisi. Un trionfo inatteso per quello che doveva essere, alla vigilia, l’anno della rifondazione della contrada più vittoriosa. Nuovo capitano, Cesare Biancucci al posto dello “storico” Marco Sanna, cavaliere esordiente (ma con tre partecipazioni alla “Giostraccia”), l’aretino Adalberto Rauco in sella al cavallo “Cody”, ma stesso risultato dello scorso anno: la vittoria. Un’affermazione, non solo per tutti i motivi sopracitati, ancora più speciale perché porta la Piazza a scrivere per la ventesima volta il proprio nome nell’albo d’oro e a mettere in sede il panno dipinto dall’artista Marilena Marisi. “Siamo partiti bene - spiega il capitano Cesare Biancucci con un filo di voce - prendendo i primi due campanelli. Con le carriere ai punti, la prima a 0 e la seconda a 6, abbiamo chiuso a 30 punti, con la Torre che si è fermata a 26. Per noi è una grande gioia, con la festa che è durata quasi tutta la notte. C’è stata una nuova cena a cui hanno partecipato un centinaio di persone, con gli sbandieratori e i tamburini che hanno sfilato nel centro storico. E’ una vittoria inaspettata perché il cavaliere era all’esordio e io pure nel ruolo di capitano. Adesso siamo a venti, che in termini calcistici significa avere due stelle. Forse sabato faremo la cena della vittoria, la data la comunicheremo comunque a breve”.
Il premio degli sbandieratori è andato alla contrada Castello mentre quello per il corteo a San Martino e alla Torre a pari merito: un giudizio piuttosto raro nella storia dell’evento. Si conclude dunque un’edizione della Giostra di Simone che ha accontentato tutti: l’organizzazione è stata come sempre efficace proponendo un ricco calendario di iniziative, le contrade hanno dimostrato di essere in salute, con le cene del sabato sold out e un gran lavoro di collaborazione tra giovani e meno giovani che ha dato i suoi frutti. Montisi ne esce bene confermandosi, agli occhi dei visitatori occasionali o abituali, un posto vivo, accogliente e pieno di energia.