“Fortezza, sulla soglia” è il titolo della mostra che dal 19 al 27 agosto vedrà esposte nella Fortezza di Montalcino le opere di tre giovani artisti lombardi: Daniele Fabiani, Giulia Gentilcore e Marco Rossi. Ma dire mostra è davvero riduttivo. Perché il progetto di Sotto Alt(r)a Quota - associazione di promozione sociale bergamasca nata nel 2013 - è molto di più. È arte e storia, inanzitutto, ma è anche stretto rapporto con l’ambiente, oscillazione tra paura e coraggio, confronto tra diverse città, e dunque diversi popoli.
“Le mura della Fortezza sono un sentiero ampio - spiega Damiano Fustinoni, curatore della mostra - ma è filo di funambolo, è frontiera, è confine tra due spazi. È soglia. Qui, solo qui, il desiderio di proteggersi che si sente là fuori dalle mura e la voglia di uscire con coraggio percepita all’interno si giocano insieme. Abitano entrambi il limite, che diviene un punto di vista privilegiato per osservare la complessità e dare spazio ad entrambe queste tensioni vitali”. Da queste sensazioni, da questo luogo, nasce il progetto artistico “Fortezza, sulla soglia”. Sì, avete capito bene. La Fortezza, luogo simbolo di Montalcino, ha ispirato il tema, gli autori e infine le opere.
“Ho iniziato a girare e visitare diversi luoghi un anno fa - aggiunge Fustinoni - luoghi con memoria e storia, che possono aiutare ad aprire riflessioni sul presente. Vedo l’arte contemporanea come linguaggio per approfondire un tema. La scelta è ricaduta su Montalcino e sulla sua Fortezza. Soprattutto la soglia. È lì, tra l’altro, che ho conosciuto Carlotta Parisi. Trovato il tema, ho poi scelto tra i collaboratori dell’associazione. Qualche opera inerente l’avevano già fatta, altri lavori invece sono stati svolti ad hoc per Montalcino”.
Questo limbo, questo confine, questa frizione tra l’entrare per sentirsi protetto e la voglia irrefrenabile di uscire, sono anche la metafora dei giovani artisti. “Vivere d’arte per professione è complicato, è azione coraggiosa - continua il curatore della mostra - Nonostante la giovane età, comunque, Fabiani, Gentilcore e Rossi hanno studiato all’Accademia di Brera e hanno alle spalle un curriculum e mostre personali”.
Il progetto di Sotto Alt(r)a Quota non è solo visivo. La parola accompagna sempre l’immagine. L’ispirazione, per esempio, è arrivata da due libri, “Le città invisibili” di Calvino e “L’elogio delle Frontiera” di Debray, mentre due scrittori hanno dedicato dei pezzi introduttivi che saranno letti durante la presentazione da Alessandro Schwed, giornalista e scrittore che vive a Montalcino. Uno è Luca Berelli (il titolo del suo testo è proprio “Sulla soglia”), l’altro è Gianluca Paciucci, tra gli ideatori di Incontri Internazionali di Poesia di Sarajevo. I loro scritti saranno contenuti in un catalogo, assieme a fotografie delle opere e ad altri tre lavori di Rita Ceresoli, Gimmy Schiavi e Gianmario Vitali.
Ma non è finita qui. L’arte è il veicolo per costruire altre reti, nuovi rapporti tra amministrazioni comunali lontane soltanto geograficamente. Al vernissage di sabato (ore 17.30) sarà offerta una degustazione del Moscato di Scanzo, la più piccola DOGC in Italia e unico passito a bacca rossa, da parte dei viticoltori del Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo. “Un modo per far incontrare due terre che hanno saputo valorizzare il tema del vino”, commenta Davide Casati, sindaco di Scanzorosciate, Comune di 10.000 abitanti in Provincia di Bergamo. “Dal 7 al 10 settembre organizziamo la Festa del Moscato di Scanzo, secondo evento a livello bergamasco, giunto alla dodicesima edizione. Siamo in forte crescita e confrontarci con Montalcino è una grande opportunità per noi”.
Sabato, all’inaugurazione della mostra, saranno presenti il presidente del Consorzio del Moscato Paolo Russo, l’assessore alla cultura di Montalcino Christian Bovini e alcuni rappresentanti del Consorzio del Brunello. Un’occasione a livello informale per scambiarsi idee ed esperienze e, chissà, condividere progetti futuri.