Una storia di vino, sport e passione che si lega al nome di Montalcino. Marco Signorini è un giovane classe 1995 che vive a Verona. Ancora per poco, però, perché presto si trasferirà definitivamente a Montalcino per realizzare i propri sogni. Diventare un professionista del mondo del vino e contribuire ai successi della locale squadra di calcio. Ma andiamo con ordine perché la storia merita di essere raccontata nei particolari. Marco studia enologia a Verona e, come tutti gli universitari, ha dovuto affrontare uno stage. Da qui il primo colpo di fulmine con Montalcino visto che la scelta è caduta sull’azienda San Polo, proprietà Allegrini, dove Signorini ha vissuto una bella esperienza sul campo. Ma non solo quello del vino perché nella terra del Brunello il ragazzo ha potuto mettere in mostra anche le sue qualità calcistiche. Marco ha iniziato ad allenarsi con l’Asd Montalcino e presto il suo talento, unito al suo carattere aperto e solare, ha fatto centro nella dirigenza. Da qui la richiesta partita dalla società, una volta che Marco ha finito lo stage, di tornare nel weekend per l’allenamento di rifinitura del venerdì e per la partita della domenica. Un bel viaggio dal Veneto, senza dubbio, da ripetere da novembre a maggio.
Ma Signorini non ci ha pensato due volte perché alle passioni non c’è distanza (e vita da pendolare) che tenga. E lo ha fatto con talmente tanto entusiasmo che adesso Montalcino diventerà definitivamente la sua casa. “Appena finirò gli esami mi trasferirò - spiega Signorini - a Verona ho giocato tante stagioni in Eccellenza e Promozione ma quello che ho trovato a Montalcino non l’ho mai visto altrove. Qui la squadra è prima del paese e poi dei giocatori. E’ bello la domenica mattina prima della partita passeggiare per il centro ed essere riconosciuto e incitato dalla gente. E poi c’è il mio futuro professionale. La tesi che discuterò a novembre è incentrata sull’azienda Casanova Di Neri, una delle più importanti del territorio. Per uno come me che vuole lavorare in questo settore Montalcino è il massimo. Ad agosto mi sistemerò e poi spero di trovare un buon lavoro e di aiutare la squadra a vincere. Tutti mi vogliono bene, i tifosi sono fantastici e Luca Maura mi ha accolto come un terzo figlio. Questo calore è bellissimo”. Ed è contenta anche la società biancoverde che avrà a disposizione a tempo pieno un giocatore importante come Signorini che ha nel suo bagaglio tecnico fantasia e fiuto per il gol. E per celebrare questo matrimonio calcistico c’è stata la firma a Verona, davanti all’Arena, con tanto di calice di rosso per ricordare, come si deve, un evento importante. Signorini ha una fidanzata a Verona che studia Medicina e che durante i weekend a Montalcino lo ha sempre seguito e supportato. Continuerà, nonostante la distanza, a farlo anche in futuro. All’amore, appunto, non si comanda.
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