Boom nel mondo editoria enogastronomica. Il Gruppo Michelin, che edita la guida riferimento dell’alta ristorazione mondiale, rileverà il 40% di The Wine Advocate di Robert Parker, rivista leader della critica enologica. Nonostante le prime esperienze di collaborazione in Asia (eventi a Singapore, Hong Kong e Macao) era difficile prevedere una tale operazione, che è stata annunciata dalla Michelin stessa in un comunicato ufficiale.
“Questa partnership consentirà ai nostri clienti di poter godere di esperienze uniche” - commenta Alexandre Taisne, Ceo Food and Travel Business di Michelin. “Inizialmente ci focalizzeremo sui mercati di Asia e Nord America, prima di investire in ulteriore sviluppo in Europa ed in altre zone del mondo”.
“Le affinità tra i nostri valori fondamentali, l’integrità e il rigore come critici nei mondi del vino e del cibo, ci hanno colpito. E subito è stato evidente che la nostra unione avrebbe creato un’offerta ancora migliore agli amanti di cibo e vino del mondo” - ha aggiunto Lisa Perrotti-Brown, Editor in Chief di Wine Advocate.
“Troppo a lungo i critici hanno diviso il vino ed il cibo in due separate aree di expertise, ma ora il meglio delle opinioni indipendenti, imparziali, obiettive, e l’esperienza e la saggezza legata al vino e al cibo si sono uniti, e questo sarà un grande beneficio per i nostri consumatori”, ha detto il fondatore di Wine Advocate Robert Parker.
Wine Advocate pubblica attualmente oltre 40.000 recensioni e valutazioni di vino all’anno (la corrispondente dall’Italia è Monica Larner, che recentemente ha valutato il Brunello di Montalcino). Michelin, invece, seleziona i migliori servizi di vitto e alloggio di 28 Paesi del mondo. Sono tredici i ristoranti di Montalcino che sono censiti in questo momento nella sua Guida.