La Via Francigena diventa ‘prodotto turistico omogeneo’. È stata approvata ieri a Firenze la convenzione che porta i 39 Comuni firmatari ad una gestione condivisa riguardo l’accoglienza, la promozione, la comunicazione, la manutenzione ordinaria e il monitoraggio dei flussi turistici dell’antica via che nel Medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti pugliesi. La convenzione individua 4 aggregazioni di Comuni: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud. Montalcino fa parte di quest’ultima macro-area, assieme a Siena (che sarà la capofila), San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Monteroni, Buonconvento, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni e Abbadia San Salvatore.
La creazione del primo prodotto turistico omogeneo completa il percorso avviato dalla Regione con lo scopo di garantire la percorribilità dell’itinerario secondo gli standard essenziali definiti dalla Regione stessa per i prodotti turistici ed adottati dalla Associazione Europea delle Vie Francigene. Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. Per l’attività di manutenzione ordinaria, necessaria per garantire la percorribilità integrale ed omogenea lungo tutto il tracciato, i Comuni potranno avvalersi di un soggetto tra quelli partecipanti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf).
“I Comuni – ha detto l’assessore al turismo della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo – si mettono in gioco e diventano protagonisti. E’ importante mettere in evidenza gli aspetti romantici e religiosi legati a questo cammino ma lo è altrettanto cominciare a parlare di cose concrete, di strutturazione del tracciato. È il momento di motivare le comunità locali a difendere la propria storia, le proprie tradizioni, altrimenti la Francigena rischia di disperdersi”.
L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occuperà dell’analisi e della comprensione dei fenomeni turistici legati al cammino della Via Francigena. In un secondo tempo, il regolamento di attuazione della nuova legge permetterà lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno accoglienza povera per pellegrini e camminatori. Proseguono nel frattempo, grazie i finanziamenti regionali, le attività per sviluppare nuove occasioni di fruizione della Via Francigena. A breve saranno finanziate (con circa 270mila euro) la segnaletica per il percorso cicloturistico e per le ippovie. Avviato anche il lavoro per costruire un circuito di offerta termale connessa al turismo lento e alla via Francigena (oltre ai tre centri presenti sul percorso, si stanno definendo i contenuti per le altre 11 strutture termali che si trovano entro 15 km dal percorso).
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