Manca poco all’inizio della dodicesima edizione del “Camigliano Blues”. Un festival nato per volontà degli appassionati di musica e che conta sull’entusiasmo e la forza lavoro dell’Associazione Culturale Ricreativa di Camigliano; 140 soci sparsi per tutto il territorio di Montalcino che si ritrovano quando c’è da costruire qualcosa di bello per il piccolo borgo. Già perché durante l’anno, e proprio come avevamo scritto ieri su Castelnuovo dell’Abate, un gruppo di volontari propone una serie di eventi per animare la vita sociale e tenere unita la comunità. Domani sera andrà in scena la “prima” del “Camigliano Blues”, manifestazione cresciuta nel corso degli anni grazie anche all’appoggio del “Torrita Blues” che ne cura - con Luca Romani - la direzione artistica. Aprirà la serata la Moscato Blues Band, formazione che si è esibita ad “Effetto Blues” di Torrita, e che anticiperà l’ingresso dei musicisti Bonfanti e Gnola coadiuvati da Marza Band. Oltre all’aspetto musicale, e già vuol dire molto portare dei buoni concerti a Camigliano, c’è anche quello legato ai sapori e alle eccellenze locali. Perché se è vero che Montalcino ha unito il suo nome al jazz, con il blues è successa una cosa simile.
Vino e musica è un binomio che va sempre d’accordo. Non a caso la cena, accompagnata dai grandi vini del territorio, è una delle originalità del Camigliano Blues. Un festival che vive grazie anche alle aziende vinicole della zona che supportano l’evento. “La nascita del Camigliano Blues - spiega Elia Palazzesi, presidente dell’Associazione Culturale e Ricreativa - deriva infatti dall’abbinamento con il vino. In origine ci chiamavamo “Blues&Vino” poi abbiamo deciso di mettere il nome di Camigliano. Tutte le aziende del territorio, a rotazione, sponsorizzano il festival e ogni anno nella carta dei vini si può scegliere tra 7-8 etichette diverse. Per noi il loro appoggio è fondamentale per andare avanti altrimenti sarebbe davvero molto difficile. Avevamo pensato di legare il blues al territorio e il territorio da noi vuol dire soprattutto vino. Puntiamo a serate di qualità, non ci interessa il pienone ma attirare un pubblico appassionato di musica che vuole godersi il concerto magari accompagnato da un buon calice di rosso”. Per adesso sono oltre cento le prenotazioni alla cena di domani all’aperto ma presumibilmente ne arriveranno presto altre. Nel biglietto è inclusa anche la visione dei concerti che si terranno dentro la discoteca. I volontari dell’associazione hanno già iniziato a mobilitarsi e a preparare le pietanze e l’allestimento. Sabato 5 agosto ci sarà il bis con la seconda serata in cui si esibiranno altre tre band.