“Penso che la legge che abbiamo approvato per contrastare il caporalato sia fondamentale per garantire la qualità del lavoro e dei diritti dei lavoratori. Era una legge tanto attesa e vado orgoglioso del fatto che sia stata tradotta in fatto. L’esperienza di Montalcino sia straordinaria e unica nel Paese. Il lavoro di equilibrio tra uomo e natura, produzioni e territorio sia fondamentale, in particolar modo in zone come questa. Lavoro da custodire e valorizzare ed aprire al mondo ma sempre con la gelosia di un contesto che non deve essere mai snaturato. Credo che, in tema di sostenibilità, a Montalcino si sia fatto molto in questi anni, soprattutto lavorando sul biologico. Siete un territorio dalla enorme vocazione biologica e dovete continuare ad esprimere questa leadership lavorando sempre più su questo tipo di produzioni”. Così Maurizio Martina, ieri a Montalcino - dopo aver visitato la nuova sede del Consorzio del Vino Brunello dove ha incontrato il presidente Patrizio Cencioni, che l’ha omaggiato del confanetto realizzato per i festeggiamenti dei 50 anni del Consorzio, ed alcuni produttori, per parlare del Brunello e dell’agricoltura italiana - dialogando di lavoro e sostenibilità in agricoltura, ha indicato, ai microfoni della MontalcinoNews, quale, secondo lui, sia la ricetta giusta, per un territorio come quello di Montalcino, per crescere ed evolversi, nel rispetto del territorio, della sua produzione e della sua natura paesaggistica.
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