“C’era una volta una ragazzina di 5 anni che, un bel giorno del 1995, arriva a Montalcino con il padre. La ragazzina è vispa e curiosa e si ritrova in un luogo particolare, a lei sconosciuto, una piccola realtà immersa nel verde e dove la campagna ed i boschi circondano la città a perdita d’occhio. Ma anche i volti delle persone erano a lei sconosciuti, come i sapori intensi della cucina della tradizione del territorio, i profumi di mosto e del vino che nelle cantine di Montalcino si resprirava ed il selciato delle strade su cui “sgambettare” velocemente per ricorrere il padre.
Col tempo quella ragazzina si fece prima signorina e poi donna portandosi sempre dentro quel l’emozione della prima volta, arricchendola con moltissimi altri soggiorni a Montalcino.
E fu forse quel giorno del 1995 che si prese una malattia che la portò, nel tempo, a scegliere una professione dura ed impegnativa come quella di chef”.
Montalcino è anche questo, un amore, un legame che rimane indissolubile e che conquista per sempre.
Oggi quella ragazza, Marta Torlo, è diventata una professionista dei fornelli, che regala con i suoi piatti sapori, sostanza ed emozioni ai suoi clienti nel locale dove lavora a Torino.
E Marta è voluta tornare a Montalcino, lo scorso 3 maggio, per presentare alcune sue creazioni ai suoi amici nel corso di una splendida serata al ristorante il Giglio che l’ha portata a preparare, a quattro mani con Anna, la cuoca dell’albergo, una splendida cena. Portate incredibili accompagnate da una splendida selezione di vini piemontesi, Barolo e Barbaresco che hanno innaffiato l’uovo in bolla, la chianina tonnata e i pinci “Marta style”.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30