È sempre più importante, per le cantine, promuovere e diffondere la cultura del territorio e la conoscenza del vino, che non si esaurisce nella degustazione di un calice ma parte dallo studio e dall’approfondimento delle varietà viticole. Ed è proprio in quest’ottica che la Fondazione Banfi, che nasce in una delle cantine leader del territorio del Brunello di Montalcino, si è fatta promotrice del progetto Sanguis Jovis, un centro di ricerca e formazione di eccellenza sul Sangiovese. Il Centro Studi e Alta Formazione del Sangiovese, il cui obiettivo è accrescere e diffondere la cultura di questo vitigno, contribuirà a dare a Montalcino un ulteriore, e innovativo, fattore di posizionamento distintivo nel mondo del vino, sia a livello internazionale che nazionale.
Il programma del centro si svolge principalmente tramite tre linee di attività complementari che sono la ricerca scientifica, con l’ideazione e la conduzione di progetti sperimentali; l’alta formazione, con corsi e seminari finalizzati a formare una nuova cultura del vino, indirizzati sia a giovani neolaureati che a persone già impiegate nel settore; la comunicazione della conoscenza, attraverso materiali divulgativi.
Il progetto - portato avanti dal presidente di Sanguis Jovis, il professor Attilio Scienza dell’Università di Milano e dal direttore scientifico, il professor Alberto Mattiacci della Sapienza di Roma, entrambi membri del Comitato Scientifico della Fondazione Banfi - sarà ampiamente illustrato a Vinitaly, nell’ambito di una conferenza stampa in programma domenica 9 aprile alle ore 15 nello spazio di Castello Banfi (Pad. 9/D6).
In questa occasione si presenterà, inoltre, la prima edizione della Summer School Sanguis Jovis che si terrà presso OCRA Scuola Permanente dell’Abitare, dal 25 al 30 settembre 2017 e che avrà come tema: Sangiovese 4.0, innovazione scientifica e culturale per il Sangiovese nel mondo.
dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00