Fondata alla fine del 2016, ma ufficialmente operativa dai primi giorni del 2017, la Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino, che annovera fra i suoi promotori, l’attuale presidente della Fondazione, Fabrizio Bindocci, che ai microfoni di Montalcinonews racconta i propositi e le proposte, che il neodirettivo cercherà, assieme al suo staff, di portare a compimento nel migliore dei modi. La Fondazione (che nasce come “figlia” del Consorzio ma è e sarà gestita in modo autonomo attraverso un cda che annovera, tra le sue fila, oltre a Bindocci anche Remo Grassi, Silvio Franceschelli, Andrea Cortonesi, Patrizio Cencioni, Manuele Bartolommei, Andrea Machetti e, in qualità Responsabile Comitato Tecnico Scientifico, Bernardo Losappio) che istituita per contribuire a sviluppare il territorio di Montalcino, e quindi non solo “sfruttare” il territorio nelle sue molteplici peculiarità, avrà “l’obbligo” morale di aiutare tutti coloro, che verranno ritenuti meritevoli di supporto. Di fatto, Fabrizio Bindocci afferma con vanto, che “dobbiamo aiutare chi non è stato fortunato come noi”, ritenendo questo il punto principale, sul quale basare tutto il lavoro della Fondazione stessa. Inoltre, la partenza di questa bella iniziativa, ci ricorda Fabrizio Bindocci, è stata ritardata per motivi burocratici, troppo spesso vincolanti e ostacolo per le nuove idee; ed al tempo stesso, come previsto dalla statuto del Consorzio, il quale non può fare opere di charity, lo staff cercherà di trovare finanziamenti esterni, chiedendo alle aziende un piccolo contributo di 1-2 centesimi di euro per ogni fascetta emessa dal Consorzio stesso. Il tutto dovrebbe portare ad un contributo iniziale tra i 150 ed i 200mila euro, e che dovrebbero portare, ben presto ad un ricavato di 300mila euro all’anno. Mentre, tra le nuove idee, Fabrizio Bindocci ha tenuto a sottolineare che il lavoro, per il momento, è tutto in divenire, ma sta procedendo a piccoli passi per concretizzare l’impegno fino ad ora profuso nell’iniziativa.
Guarda il Video