Tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, ma anche il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. Questo l’obiettivo con cui l’Unione Europea ha stanziato fondi strutturali e di investimento Europei per la realizzazione di una strategia volta alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, ma anche al conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale, nell’ambito di un quadro strategico comune, che prevede anche la tutela dell’ambiente e la promozione di un uso efficiente delle risorse. Ieri pomeriggio, nell’incontro che l’Amministrazione ha organizzato per salutare la comunità di Montalcino al Teatro degli Astrusi, è stato presentato il progetto - realizzato dall’architetto Simone Carloni di Siena - dei lavori che interesseranno la Fortezza e che andranno a far parte proprio di questo progetto. Lo Stato Italiano ha trasmesso alla Commissione Europea un accordo di partenariato che prevede un gruppo di interventi finalizzati proprio all’ottenimento di questo obiettivo. Dato atto che la strategia di sviluppo regionale che avviene attraverso il Por (Programma operativo regionale), nel periodo 2014-2020 è indirizzata alla concentrazione delle risorse e delle operazioni nelle aree dei cosiddetti grandi attrattori museali, riconoscendo ad essi il ruolo centrale svolto all’interno di un territorio per l’attivazione di nuovi servizi e di collegamenti con le realtà minori ma con alto potenziale di sviluppo all’interno di tematismi omogenei, la Regione Toscana intende trasformare il patrimonio museale delle aree di attrazione culturale di rilevanza strategica in una fonte di innovazione sociale facendo proprio il compito assegnato dalla Commissione Europea: i siti del patrimonio culturale museale possono divenire “spazi pubblici che producono capitale sociale e ambientale, trasformando le città e le regioni che li ospitano in motori dell’attività economica, in centri di conoscenza, in punti focali della creatività e della cultura, in luoghi di interazione della comunità e di integrazione sociale”.
Ma quali dovrebbero essere i risultati di questo lavoro? Innanzitutto un incremento del numero dei visitatori e della fruizione da parte dei cittadini residenti e la crescita di un turismo sostenibile nelle principali città d’arte, attraverso il potenziamento e la diversificazione dell’offerta dei grandi attrattori. Ma non finisce qui, si parla anche di qualificazione e incremento dell’offerta culturale dei grandi attrattori culturali museali e dei musei minori ad essi collegati. La creazione di opportunità di crescita per le filiere produttive legate all’offerta turistica grazie ad interventi sul patrimonio culturale dei grandi attrattori ed i servizi ad essi connessi. Non ultima, la crescita economica e sociale attraverso un maggior accordo tra attrattori e territori mediante la valorizzazione di tematiche culturali che favorisca anche una migliore distribuzione nonché potenziale incremento dei flussi turistici e l’inclusione sociale con particolare attenzione alla popolazione giovanile e residente nelle aree urbane, attraverso l’innovazione delle modalità di fruizione e dei linguaggi di comunicazione dei grandi attrattori culturali.
Considerato che Montalcino rappresenta una delle cinque aree tematiche che fanno parte dell’intervento denominato “Il Medioevo in Toscana: la Via Francigena” che, attraverso un investimento complessivo di oltre 10.000.000 di euro, ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del periodo medievale correlato con la Via Francigena, con particolare riferimento alle antiche strutture spedaliere e di accoglienza dei pellegrini della città di Siena ed ai loro patrimoni musealizzati, nonché al miglioramento ed alla realizzazione di percorsi di visita ad altri centri della Via Francigena ad elevato grado di attrazione. Tra i Comuni attraversati dalla Via Francigena, con elementi medievali di valore e con presenza di musei attinenti per tema nonché di particolare rilevanza perflussi di visitatori e presenze turistiche, figura insieme ai Comuni di Lucca, San Gimignano e Monteriggioni, anche il Comune di Montalcino.
Rilevato che, facendo seguito a quanto definito nel Por Toscana, l’attuazione dell’azione prevede il coinvolgimento attivo, insieme alla Regione Toscana, dei soggetti interlocutori e capofila nell’individuazione e nella condivisione degli interventi da finanziare per ciascun progetto tematico, attraverso un percorso ben definito che si articola in diverse fasi. Si parte con l’attivazione di un tavolo di progettazione per ogni ambito tematico per arrivare all’individuazione di un nucleo tecnico di supporto e valutazione che avrà il compito di accompagnare la cooperazione interistituzionale attuativa.
I molteplici interventi che interesseranno Montalcino sono tutti incentrati alla riqualificazione della Fortezza Trecentesca della città ed in particolare interesseranno il restauro della Cappella interna alla Fortezza - con installazione di attrezzature multimediali per illustrare la storia della Via Francigena, il collegamento con gli attrattori degli altri Comuni ed il nostro territorio, in modo innovativo e suggestivo, con accesso a pagamento -, il recupero del piazzale interno alla Fortezza (piazza delle armi) e degli antistanti giardini su un unico livello, la ristrutturazione dei servizi igienici e la realizzazione delle infrastrutture fognarie, elettriche ed idrauliche nonché tubazioni per eventuale apposizione di altre utenze all’interno della Fortezza per potenziali manifestazioni che vi si possano svolgere. Il progetto dovrà prevedere anche la realizzazione delle predisposizioni di sicurezza per i concerti e gli eventi musicali notturni, la sistemazione dei giardini interni con annessa apposizione di parapetto di sicurezza, un impianto per le scariche elettriche atmosferiche, la sostituzioni pedane e scale in legno per l’accesso ai torrioni, la regimazione delle acque piovane e del sistema fognario dei giardini e della Fortezza, il compimento di ogni altra opera funzionale al recupero del piano di calpestio interno della Fortezza, il reperimento in bilancio della quota di cofinanziamento nella misura del 30% a carico del Bilancio Comunale e l’inserimento dell’intervento nel piano annuale e triennale delle Opere Pubbliche.
In occasione dell’incontro del 16 giugno scorso al Comune di Siena tra i Comuni di Lucca, Siena, San Gimignano, Monteriggioni e Montalcino, veniva disposta una suddivisione delle risorse tenuto conto di quanto determinato dalla Regione Toscana con la propria delibera, nonché del valore numerico delle città coinvolte e della quantificazione necessaria a realizzare stralci dei progetti di pertinenza di ciascuno. Qui è stato deciso che la quota del Comune di Montalcino ammonta, a valore complessivo del progetto, comprensivo del cofinanziamento, progetti ed imposte, a 900.000 euro.
Con la delibera 88 del 29 giugno 2016, la Giunta Comunale ha dato mandato di fornire i necessari indirizzi e direttive agli uffici competenti per procedere alla definizione e progettazione degli interventi per l’ottenimento dei finanziamenti previsti dalla Regione Toscana. Gli uffici competenti, ora, devono compiere tutti gli atti necessari al raggiungimento dello scopo anche interloquendo con il Capofila del Progetto, il Comune di Siena, nonché la Regione Toscana, tenuto conto delle indicazioni pervenute, predisporre gli atti inerenti lo stato tecnico economico e progettuale dell’opera, necessari alla finalità.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30