Da Clemente Santi, uomo illuminato che dialogava con il mondo, che ebbe delle intuizioni fondamentali, per il futuro della famiglia e per il territorio: capì quali enormi potenzialità avesse il Sangiovese nella collina di Montalcino e proprio alla Tenuta il Greppo è nato il Brunello alla fine dell’Ottocento. Oggi la famiglia Biondi Santi torna dialogare con il mondo. Quanto è importante e quali frutti può portare al marchio Biondi Santi ed al territorio intero questa partnership con il Gruppo Epi? La MontalcinoNews lo ha chiesto a Jacopo Biondi Santi che, nei giorni scorsi, ha chiuso l’accordo con il gruppo francese e che rimarrà, insieme al figlio Tancredi, alla guida della Tenuta. “Montalcino - spiega Jacopo Biondi Santi -, per la sua produzione, è ormai una realtà conosciuta ovunque e l’internazionalizzazione di questa azienda, per il territorio, risulta fondamentale. Il gruppo di cui oggi facciamo parte farà crescere la nostra cantina, sia dal punto di vista della comunicazione che dell’immagine. Con già due importanti case di Champagne ed una di Bordeaux il gruppo è proiettato in un mondo ben diverso da quello dove siamo stati noi fino ad oggi, con la nostra piccola azienda che, anche se conosciuta e apprezzata nel mondo, pur sempre una piccola realtà che oggi diviene grande, oltre che sotto l’aspetto qualitativo, anche sotto quello della comunicazione e dell’immagine che ci permetterà di fare cose fino ad oggi a noi inaccessibili. Quindi questo è un matrimonio che consente di proiettare la nostra cantina nel futuro, ma anche di dare una sicurezza ai miei figli. Da una piccola reltà, quindi, ci trasformiamo in qualcosa di completamente diverso, pur mantenendo la qualità che ci ha sempre . Con i nostri partner spero in un dialogo costruttivo e credo che riusciremo a lavorare bene visto che già oggi parliamo la stessa lingua, e non mi riferisco all’italiano, al francese o all’inglese”.
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