Si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale di Montalcino e sul rinnovato Teatro degli Astrusi che, a istanza di tre anni dalla sua chiusura per un cedimento strutturale, torna a nuova vita con uno spettacolo inaugurale (domenica 18 dicembre, ore 17.30) di alto livello. “L’intrusa” con Lucia Poli preceduto da “È una bella giornata di pioggia” di Eric-Emmanuel Schmitt, regia di Angelo Savelli. Se c’è un autore a cui si addice una delle qualità più apprezzate da Italo Calvino, la leggerezza, questi è certamente Eric-Emmanel Schmitt, lo scrittore franco-belga amante di Mozart e Diderot, scrutatore di anime e sottile narratore di storie in apparenza molto semplici ma che presentano sempre un’ipotesi di filosofia di vita, capaci di parlare al cuore come all’intelligenza. “Lezioni di felicità”: così è stato opportunamente tradotto in italiano il film di Schmitt “Odette Toulemonde” da cui il regista stesso ha poi tratto le due storie unite da una sorta di fil rouge. Due donne diverse, ma entrambe eleganti, sofisticate, sempre sorridenti; probabilmente unite dal mal di vivere, da una quotidianità che sembra in bilico sull’orlo della notte, da un avvenire che è tutto dietro le spalle. Nella prima la protagonista è una donna insoddisfatta ed infelice a causa del suo inguaribile pessimismo, nella seconda un’anziana signora rischia la follia a causa di una misteriosa intrusa che si aggira nel suo appartamento: una sorta di thriller psicologico dove il crudele gioco sta nel riuscire a scoprire chi è quella vecchia intrusa.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024