Il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno ospita la mostra Sandro Chia. Il Viandante, personale dedicata al grande artista toscano, tra i più noti protagonisti della Transavanguardia italiana. Nato a Firenze nel 1946, Sandro Chia dopo l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti viaggia in Europa e in Oriente. Nel 1970 è a Roma, dove nel 1971 ha luogo la sua prima personale presso la Galleria La Salita. “Nato” e affermatosi in Italia come uno degli esponenti più stimati della Transavanguardia, Sandro Chia espone per la prima volta in una “personale” a New York nel gennaio 1980 ed è subito successo. Dopo un ventennio dedicato all’arte, in ogni sua forma, negli anni 2000 si trasferisce a Montalcino, dove produce Brunello al Castello di Romitorio, fortezza del XII secolo arricchita dal tocco di originalità e modernità delle opere del maestro. Ma la professione di vignaiolo non impedisce lo sviluppo della sua arte che continua tra gli studi di Montalcino e Miami.
Da questo momento in poi inizia una delle carriere più brillanti dell’arte italiana contemporanea con mostre, retrospettive e opere in collezione permanente in musei e gallerie di tutto il mondo. Recentemente, tra il 2011 e il 2012 è stato presente alla mostra Transavanguardia al Palazzo Reale di Milano a cura di Achille Bonito Oliva, in varie personali a Bologna, Milano, Modena e in numerose collettive in tutta Italia. Oggi vive tra Miami, Roma e Montalcino.
Il percorso espositivo curata da Italo Tomassoni, raccoglie circa 50 opere, in gran numero recenti ed inedite, molte realizzate appositamente per gli spazi del CIAC. Accanto a undici grandi tele realizzate tra il 1998 e il 2003, prestate dalla Galleria Mazzoli di Modena, con le caratteristiche grandi figure umane di Chia che emergono da sfondi coloratissimi di forme geometriche o di pennellate ricche e dense, troviamo un gruppo di dieci strepitose tele recenti, con al centro uomini e donne di grande felicità espressiva, su sfondi dove dominano gli azzurri, i verdi e i blu, e paesaggi delicati e poetici. Sandro Chia opera su un ventaglio di stili, sempre sostenuto da una perizia tecnica e da un’idea dell’arte che cerca dentro di sé i motivi della propria esistenza - scrive Achille Bonito Oliva, padre della Transavanguardia e profondo conoscitore dell’artista - tali motivi consistono nel piacere di una pittura finalmente sottratta alla tirannia della novità e anzi affidata alla capacità di utilizzare diverse “maniere” per arrivare all’immagine. I punti di riferimento sono innumerevoli, senza esclusione alcuna, da Chagall a Picasso, da Cèzanne a De Chirico, da Carrà futurista a Carrà metafisico e novecentista”
Presenti in mostra anche una ventina di opere su carta eseguite con tecnica mista realizzate tra il 2012 e il 2014, magistrali schizzi di figure umane, dove Chia studia il movimento, inserendole in sfondi colorati di grande suggestione. Completano il percorso altri lavori recenti del Maestro, tutti di straordinaria qualità.
Ma non finisce qui. Dopo le prime esperienze negli anni ’80, Sandro Chia, nel 2017, tornerà ad esporre a New York da Marc Straus, la galleria di fama internazionale nel Lower East Side. Nel 2015, ecco una nuova occasione per mostrarsi al mondo come artista: gli amministratori a Marc Straus lo vedono passeggiare sul marciapiede difronte alla galleria, corrono a presentarsi e dopo vari incontri e visite per visionare i nuov lavori, hanno deciso di riportarlo alla ribalta con una nuova “personale” newyorkese.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00