Si è chiusa l’edizione n. 3 dell’evento esclusivo che propone anteprime e rarità dei due grandi rossi italiani e l’appuntamento il 25 e 26 marzo 2017 a Lugano.
600 ingressi, 15 paesi rappresentati dai visitatori che hanno acquistato il biglietto - oltre all’Italia, Argentina, Brasile, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Inghilterra, Norvegia, Polonia, Principato di Monaco, Serbia , Svezia, Russia, Usa e Giappone - quasi 1550 bottiglie stappate nei due giorni di degustazione, che hanno coperto oltre 30 anni di viticoltura montalcinese e piemontese.
“Siamo soddisfatti di come è andata questa terza edizione - ha commentato Andrea Zarattini di Wine Zone. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare l’altissimo livello della manifestazione, confermato dalla presenza di produttori solitamente restii ad aderire a manifestazioni di questo genere. Per fare solo un esempio, quattro ospiti americani sono venuti in giornata a Montalcino solo per poter avere il privilegio di dedicare tre ore alla degustazione”.
Tra le rarità proposte il Brunello di Montalcino Lisini 1985, il Barolo di Paolo Scavino 1978 e, in anteprima assoluta, la “Riserva 2010” dell’Azienda Baricci Colombaio di Montosoli, che ha realizzato il suo primo Brunello Riserva nel 2010 dopo 60 anni.
Anche la cena di gala organizzata nella straordinaria cornice del trecentesco chiostro di Sant’Agostino e curata dallo chef stellato Roberto Rossi del ristorante Silene è stata un successo: per l’occasione sono state aperte oltre 100 bottiglie tra Magnum, Jèroboam e Mathusalem. Qui l’annata più vecchia è stata del 1979.
Dal 2017 BaroloBrunello diventa semestrale: in primavera con un appuntamento all’estero - si comincia a marzo dalla Svizzera - e a novembre in Italia. La location è ancora segreta, ma ci saranno grandi soprese.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30