“Entro la metà di dicembre si terrà un incontro con la procura egiziana”. Lo ha annunciato la famiglia di Giulio Regeni, il giovane italiano rapito, torturato e ucciso in Egitto nel gennaio scorso.
Toccante cerimonia a San Giovanni d’Asso, nell’ambito della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, ieri, per la consegna del premio ‘Un Tartufo per la Pace 2016′, assegnato alla famiglia di Regeni.
A ritirare il premio dalle mani del presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, sono stati la mamma Paola Deffendi e il padre Claudio, accompagnati dall’avvocato Alessandra Ballerini, ieri durante la cerimonia nella Sala del Camino del Castello di San Giovanni d’Asso.
Toccanti le parole della madre Paola che ha ricordato che il figlio Giulio “era un ricercatore universitario, non un giornalista e neanche una spia, tanto per sfatare le numerose dicerie che circolano su di lui”.
“Il premio è anche un modo per rilanciare la campagna ‘Verità per Giuglio Regeni’ promossa da Amnesty International per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, o peggio, destinato restare una delle tante inchieste in corso senza speranza di individuare i colpevoli. Anche la nostra piccola comunità si unisce alla richiesta di tanti enti locali, dei principali comuni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura del nostro Paese”. Così, il sindaco di San Giovanni d’Asso, Fabio Braconi ha commentato la consegna del premio “Un tartufo per la pace”, che ogni anno, nell’ambito della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, viene conferito ad organizzazioni o personaggi che combattono l’ingiustizia e il crimine difendendo i diritti fondamentali dell’uomo, e che, per il 2016 è stato assegnato alla famiglia di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano rapito, torturato e ucciso in Egitto lo scorso gennaio.
La Famiglia Regeni è stata premiata per la determinazione e la fermezza morale con le quali si sta battendo per ottenere la verità sulla morte del figlio Giulio, un giovane italiano che ha pagato la sua voglia di conoscere, di essere parte attiva in una società senza confini, impegnato a migliorare la nostra società. Un premio in memoria di Giulio perché lui stesso diventi simbolo di legalità e di giustizia nella ricerca della verità per la libertà degli uomini e dei popoli.
Il premio “Un Tartufo per la Pace”, negli anni, è stato conferito, tra gli altri, a Tano Grasso, Antonino Caponnetto, Gino Strada, don Luigi Ciotti, “Save the Children onlus”.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00